SAN GIULIANO DI PUGLIA – Gentile Ministro, ho appreso con piacere che, durante la sua visita in Molise, si recherà a San Giuliano di Puglia per visitare il Villaggio Temporaneo realizzato subito dopo il sisma del 31 ottobre 2002, per accogliere la mia comunità evacuata dal centro abitato. Il Villaggio Temporaneo potrebbe diventare Centro di accoglienza e assistenza in favore di cittadini stranieri.

Il Ministero dell’Interno, per il tramite della Prefettura di Campobasso, ha invitato il Comune ad attivare la procedura per la messa a disposizione del Villaggio, al fine di dare vita ad un progetto di accoglienza a favore dei profughi. Gli Amministratori locali e le comunità interessate hanno riflettuto sulle opportunità e suUe criticità che un intervento del genere potrebbe avere sul nostro territorio. Il Comune di San Giuliano di PugUa e i cittadini sangiuHanesi hanno manifestato, in questi mesi di riflessioni sul tema, il desiderio di ricambiare la solidarietà rice\’xita in occasione dei tragici eventi sismici già citati, e si sono dimostrati disponibili ad accogliere i rifugiati e responsabili nei confronti dello Stato chiamato a risolvere il grave problema dell’accoglienza degli immigrati.

Colgo quest’occasione per rappresentarLe che la stessa disponibilità e responsabilità da parte dello Stato, nelle sue diverse articolazioni (Governo e Regione Molise), non è stata dimostrata nei confronti del Comune di San Giuliano di Puglia relativamente alla soluzione della problematica dei risarcimenti alle vittime della scuola crollata in occasione del terremoto del 31/10/2002. Com’è noto, infatti, il Comune di San GiuUano di Puglia, per responsabilità penali di suoi rappresentanti dell’epoca, è stato condannato a risarcire le vittime per un importo complessivo, a titolo di prowdsionaU, di € 12,5 milioni, somma non alla portata di un Comune con una popolazione di circa 1.100 persone.

Ad oggi, nonostante lo stanziamento di tali risorse nella Delibera Cipe 62 del 4 agosto 2011 (circa 3 anni fa) e le previsioni della Legge Regionale n° 12 del 30 aprile 2012 (circa 2 anni fa), le somme sono state solo parzialmente erogate e, addirittura, da contributo stanziato in favore di un Comune in difficoltà sembrerebbe trattarsi di un “prestito” da parte dello Stato, pur nella consapevolezza di tutti dell’impossibilità di restituzione da parte del Comune.

Ecco perché Le chiedo di assumere ogni iniziativa utile, nei confronti dei soggetti competenti (Ministro Trigilia e Regione Molise), finalizzata a considerare il predetto stanziamento a titolo di contributo definitivo con contestuale erogazione delle somme al Comune, dimostrando, in tal modo, che lo Stato è vicino alle comunità locali, soprattutto a quelle a cui il destino ha riservato tragici eventi. Confido nella Sua sensibilità e in quella dell’intero Governo per la soluzione della problematica rendendomi disponibile a fornire ogni ulteriore evenmale elemento di informazione.

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