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Nicola Felice
TERMOLI – Nel vedere sempre più Governatori di grandi regioni (Piemonte, Lazio, Campania, Abruzzo,..) indicare, se non proprio caldeggiare, una nuova strutturazione in macro-aree del nostro paese, accorpando le attuali regioni, porta a credere che ormai i tempi sono maturi se non stretti. Non ho mai ritenuto necessario ne opportuno l’eliminazione delle Province, da secoli enti territoriali importanti e vicini ai cittadini, che hanno assolto ruoli e servizi importantissimi per i cittadini; operazione molto pericolosa ancor più ora con la possibile e necessaria creazione di macro-regioni. La scelta di abolire le Province, si dimostrerà nel tempo inefficace e puramente simbolica, quasi una azione di distrazione di massa, necessaria oggi come risposta all’indignazione dei cittadini verso gli sperperi degli enti e delle strutture pubbliche. E’ dimostrato che il deficit pubblico maturato ad oggi è aumentato dagli anni 70 con l’avvento delle regioni, per esplodere successivamente negli anni 2000 con la modifica del Titolo V della Costituzione.

Viene da chiedersi: la nostra classe dirigenza, non solo politica, ha un progetto unitario, è pronta, in grado ed all’altezza di affrontare il problema macro-regione? Si capisce bene che l’argomento è di primaria importanza, avere un progetto è indispensabile, altrimenti non si avrà la forza di incidere nella scelta della soluzione, con la conseguenza di trovarci ad accettare scelte altrui, calate dall’alto. A dimostrazione di quanto affermo, l’ultima tra le proposte, per me indecente, di disegno di legge presentato dai parlamentari del PD che vede il nostro Molise ridotto a “brandelli” e accorpato alle regioni limitrofe come “buon peso”!

Ritengo sia indispensabile sollecitare e supportare gli attuali organi istituzionali, a prendere iniziative e creare occasioni di discussione sul territorio, per far conoscere ai cittadini i rischi possibili che si potrebbero correre, rendendoli partecipi nelle scelte, con il coinvolgimento delle associazioni di tutte le categorie, comitati e associazioni civici, ecc….

I primi passi significativi si potrebbero già fare iniziando con atti programmatori in accordo con le regioni limitrofe, come previsto dall’Art. 117 della nostra Carta Costituzionale, nei settori importanti: sanità, trasporti, infrastrutture, …… Importante è fare, e fare presto!

ing. Nicola Felice Presidente

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2 Commenti

  1. Analisi in parte Felice
    Carissimo ingegner Nicola Felice non mi trova per niente d’accordo con la sua difesa delle Province, che da lustri ormai sono diventate solo in un “centro di raccolta” di politici con seguito dei loro entourage inutili. Inoltre sia le Regioni che le province richiedono soprattutto erogazione di stipendi, gettoni ed emolumenti vari per una moltitudine di amministratori, manager e consulenti e hanno un elenco di attività utili a procurare unicamente opportunità di una comoda collocazione a soggetti collegati con gli ambienti della politica.
    Auguri di Buone Feste, sperando che nel 2015 si torni in Abruzzo.

  2. homo sapiens
    L’accorpamento del molise con l’abruzzo sarebbe un passo importante ed opportuno per tutti i cittadini molisani che , al contrario dei politici regionali , non avrebbero nulla da perdere ma solo da guadagnare. Cosa hanno oggi tutti quei cittadini molisani onesti e dignitosi, salvo i clienti e beneficiari della corte politica, dall’appartenere ad una piccola regione autonoma’? è sotto gli occhi di tutti lo sfacelo sotto tutti i punti di vista del nostro molise?