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CAMPOBASSO _ In riferimento al percorso di conversione in legge del D.L. n. 78 del 31.10.2010 pubblicato sulla G.U. m.125 del 31.05.2010, e al mancato accoglimento dei correttivi chiesti unanimemente dalle Regioni Italiane, ritengo indispensabile individuare soluzioni istituzionali alternative attraverso la riapertura di un confronto col Governo che scongiuri il rischio di una sostanziale cancellazione di servizi pubblici essenziali sui territori. La Regione Molise, per via della sua conformazione orografica e della scarsa consistenza dei suoi abitanti, è già in difficoltà ad assicurare, per le proprie competenze, risposte efficaci nel sistema del trasporto locale su ferro e su gomma, nei servizi socio-sanitari e scolastici, nelle politiche di incentivo alle imprese e sviluppo locale.

La sottrazione dei fondi FAS ed il sostanziale blocco dei trasferimenti del CIPE per opere pubbliche significative, hanno ulteriormente accentuato una crisi strutturale che emerge in modo netto sia dai recenti indicatori statistici dello SVI.MEZ che dai dati della Banca d’Italia. Il doveroso contenimento dei costi istituzionali regionali non potrà che costituire un giusto esempio di virtuosità ma del tutto insufficiente rispetto ai tagli inseriti nel D.L. 78/2010. Per questa ragione è indispensabile tenere aperto il confronto istituzionale col Ministero dell’Economia e adoperarsi per soluzioni che non siano adottate sulla testa di territori deboli e di popolazioni già sofferenti.

Michele Petraroia