Probabilmente Lei ignora i problematici trascorsi dell’ex-Ambasciatore in Vaticano, già funzionario del feroce regime fascista sotto la guida dei Generali Videla e Bignone. Non sta a me sindacare l’operato pregresso del Senatore Caselli lo hanno fatto molto bene Francesco La Licata e Eleonora Martini nei due articoli di Repubblica e La Stampa e che La invito a leggere attentamente.
A me, da cittadino molisano con una madre di JELSI, il comune di Padre Giuseppe Tedeschi assassinato a La Plata a soli 42 anni, dagli squadroni della morte del Generale Videla il 2 febbraio del 1976, basta il solo dubbio per prendere le distanze da una figura quale il Senatore Caselli. Ho notato che sia in occasione della sua visita a Buenos Aires nell’incontro con gli amministratori di quella città e sia in questi giorni nei rapporti con la Provincia di Cordoba è sempre presente il Senatore Esteban Caselli.
Faccia Lei come meglio crede ma non in mio nome. PorgendoLe i saluti le allego una preghiera scritta dal nostro salesiano Padre Josè come veniva chiamato dai poveri della baraccopoli di Buenos Aires per i cui diritti arrivò a donare la sua vita. So che preferisce i salmi di Wasghinton dove ogni anno va a pregare a spese nostre insieme ai Potenti della Terra ma per un attimo pensi anche alla Chiesa dei Poveri che pratica il Vangelo nelle favelas anziché negli alberghi a cinque stelle della capitale americana.
Michele Petraroia