Certamente non sono interventi risolutori, ma che sicuramente possono dare una boccata d’ossigeno in questo particolare momento. Il percorso da me intrapreso dalla nomina quale Consigliere comunale, è mirato a porre in essere azioni e/o suggerimenti utili per i cittadini di Campomarino, affinché non si abbia un’opposizione sterile ma costruttiva per cui, viste le scarse risorse ed il divieto, sancito da più parti, di nuove assunzioni di personale che non consentono di avere, in un periodo di particolare esigenze lavorative, altre unità di personale da destinarvi ritengo utile il ricorso alla disciplina dei buoni lavoro. L’approssimarsi della stagione estiva 2011 richiede un maggiore impegno da parte dell’Amministrazione nella cura e nella pulizia di parchi, spiaggia (Campomarino ne ha ben 13 km), pineta, manutenzione delle strade, prestazioni legate a manifestazioni culturali, sportive e tutte le altre attività legate al turismo.
Il primo appuntamento di apertura della stagione primaverile/estiva coincide con le vacanze pasquali che, cadendo alla fine di aprile, potrebbe costituire un biglietto da visita per attirare turismo. Certo è che, nelle condizioni attuali in cui si trova il Lido, potremmo avere l’effetto contrario, per cui perché non approfittare di questi due mesi per rifare il look e, contemporaneamente, dare lavoro a chi ne ha bisogno? Il ricorso ai buoni lavoro serve proprio per sopperire alle carenze di organico destinate a certi tipi di interventi manutentori e facilitare l’incontro di questo strumento con i giovani e con quanti oggi attraversano un momento di difficoltà, essendo destinato a disoccupati, giovani con meno di 25 anni, percettori di misure di sostegno al reddito.
Inoltre, è da sottolineare che il lavoratore così impiegato avrà la piena copertura sia contributiva INPS che assicurativa INAIL, ma con una estrema semplificazione degli obblighi tipici dell’instaurazione e gestione del rapporto di lavoro per la struttura amministrativa dell’Ente.
L’importo previsto nell’anno solare per i buoni lavoro varia da euro 3.000/ ad euro 5.000/00 a seconda della tipologia del percettore così come individuato dalla normativa vigente. Vi sono dei momenti nella vita amministrativa di un Ente in cui è necessario fare delle scelte indirizzate verso i cittadini bisognosi, oggi ci troviamo in questa situazione e forse sarebbe opportuno tralasciare interventi e impegni di spesa più “frivoli” e destinare le poche risorse all’acquisto dei buoni lavoro per dare, usando un detto popolare, una botta al cerchio ed una alla botte!
Il Consigliere comunale
Vincenzo Cordisco