LARINO – All’interno del “Salotto Popolare” della Larinetnica verrà presentato il libro di poesie di Marcello Pastorini dal titolo “ In uno sguardo”. La presentazione verrà effettuata a Larino, l’8 agosto 2013, alle ore 21.00, nel centro storico,  nella graziosa cornice di Piazza Santa Maria. Del libro hanno scritto le introduzioni Il Prof. Mario Moccia , insegnante  di Marcello Pastorini alle scuole superiori, e il Dr. Maurizio Corbo, amico dell’autore con cui ha  portato avanti sul territorio diverse iniziative che hanno promosso la nostra cultura e il paesaggio molisano.

Le diverse poesie sono affiancate a fotografie di diversi autori tra cui Guerino Trivisonno, Silga Panzera, Daniele Marino, Antonella Colagiovanni, Antonia Vallillo, Alice Muheim, Anna Rita Dorothea  Muheim, Angelo Pastorini, Marcello Pastorini.

In alcuni passaggi della sua introduzione, il Prof. Mario Moccia scrive:

“…Marcello in queste poesie si è fatto interprete di una realtà quotidiana che spesso passa inosservata, ha prestato orecchio alla voce sommessa di un mondo che, oggi specialmente, viene ignorato non solo per superficialità, ma anche per le esigenze di efficientismo, di opportunità, di condizionamento impostici dalla società odierna, dove la fretta ed il materialismo non danno spazio alla contemplazione di ciò che ci circonda ed alla conseguente meditazione; non possiamo fermarci a pensare, non possiamo perdere tempo con l’analisi di dettagli che ai più possono sembrare insignificanti; bisogna correre, produrre, consumare perché le esigenze della vita di oggi sono diverse dai suggerimenti del cuore e dello spirito.

Marcello ha abbracciato la missione di valorizzare il tempo, quello odierno con le sue molteplici sfaccettature e, soprattutto, quello passato, quello dei nostri antenati, offrendo a tutti  il canone per capirne la portata, per gustarne i valori fondanti e per mettere a frutto l’insegnamento che dal passato ci viene se sappiamo ascoltarlo con atteggiamento dimesso e raccolto, col cuore pronto ad accoglierne il messaggio…

Il poeta Brodskij, premio nobel per la letteratura nel 1987, scrisse che “…se il tempo avesse una penna e decidesse di scrivere una poesia, i suoi versi parlerebbero di foglie, erba, terra, vento, pecore, cavalli, mucche, api.” Ed ecco che Marcello, facendosi interprete delle esigenze del tempo, inteso come elemento indispensabile alla formazione e crescita della coscienza di tutti noi, cittadini di una società che trova con sempre maggiore difficoltà la capacità di prestare attenzione a ciò che non sia solo motivo di lucro e di godimento effimero, ha dato voce alle tante piccole realtà che ci circondano, con pudica e vereconda modestia e che pure parlano continuamente al nostro cuore distratto.

Saltano, così, alla ribalta dell’attenzione generale un cuscino appoggiato ad un muro, un campo di grano, semplici fiori di campo, il battente di una porta, un attaccapanni, una poltrona vecchia ed abbandonata, un anello di una catena, foglie secche, tante cose ignorate dalla comune sensibilità, ma che sanno attrarre, invece, la curiosità di uno spirito attento e sanno instaurare con lui un colloquio proficuo, profondo, capace di evocare emozioni arcane, ricordi che portano ai primordi dell’umanità e della nostra civiltà. L’animo umano si riappropria dell’identità primigenia, torna a godere sensazioni ingenue, respira un’aura di semplicità che porta pace al cuore stanco di correre dietro a miraggi lontani e non sempre raggiungibili, concede una pausa rigeneratrice nella corsa quotidiana, affannata e delusa, che purtroppo è la costante dei nostri giorni e della nostra vita…”

Il Dr. Maurizio Corbo conclude la prefazione al libro in questo modo:

L’impegno di Marcello nel sociale fotografa autenticamente il suo vissuto e le sue poesie sono tracce indelebili di una storia che aiuta a conservare, gustare e crescere. Possano i nostri giovani saper cogliere la ricchezza di cui queste poesie sono intrise e possano andare fieri delle proprie origini senza mai dimenticarle o rinnegarle. I sogni, la modestia, la profondità spirituale, la nostalgia, il realismo e la generosità che suscitano le poesie di Marcello siano sentimenti contagiosi per chi sente l’appartenenza, ma anche per chi è parte della globalizzazione di oggi.”

L’auspicio dell’autore è  che il libro possa contribuire a sensibilizzare le tante persone distratte dalla frenesia quotidiana e dalla società dei consumi,  con la speranza che possano essere presi maggiormente in considerazione il valore della nostra vita, le bellezze della nostra terra, la ricchezza delle nostre risorse .

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1 commento

  1. Laurea in Biologia
    Ho conosciuto Marcello in tempi lontani ed era un giovane brillante con tanto amore verso la sua terra natia.Quando un giorno mi volle incontrare per dirmi che era sua intenzione lasciare Larino ed il Molise per un’altro amore.Rimasi raggelato perchè il suo essere molisano trasudava da tutti i pori della sua pelle.Compresi con dolore il ragazzo che voleva crescere per diventare un uomo e farsi una famiglia.Ritengo di avergli dato a suo tempo il giusto consiglio,oggi questo libro è la prova provata del grande legame che è sempre esistito tra Marcello e la magnifica terra del Molise.Un abbraccio caro Marecello.