Una vicenda, quella in cui è incappato il pensionato, che non è ancora conclusa. Difatti per poter disdire l’esame prenotato il prossimo mese di dicembre al San Timoteo, bisogna recarsi di persona al cup dell’Asrem, contrariamente all’Abruzzo dove è possibile farlo anche per telefono. Di conseguenza molti utenti, soprattutto quelli residenti in centri del cratere o più lontani da Termoli, non riescono sempre a disdire una prenotazione determinando, in tal modo, l’ingrossamento fittizio delle già dilatate liste di attesa. Gli operatori dell’ufficio pass-cup, dal canto loro, sottolineano che «bisogna presentare la documentazione della prenotazione per avere i riferimenti precisi e dunque annullare l’esame in programma: è importante avere il foglio di prenotazione ma non è necessario fare nuovamente la fila».
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TERMOLI _ Nove mesi di attesa per una ecografia renale al San Timoteo di Termoli. A denunciare il caso è un pensionato della città che ieri si è recato al Cup dell’Asrem per prenotare l’esame diagnostico. I familiari, sconcertati da un’attesa così lunga, si sono adoperati per cercare un’altra soluzione, più a breve termine. E così hanno telefonato ad altri ospedali di regioni limitrofe, in particolare a Vasto e San Giovanni Rotondo. «Abbiamo contattato il centro prenotazioni dell’Abruzzo – hanno dichiarato i figli dell’anziano, residenti anch’essi a Termoli – e lo stesso esame presso l’ospedale vastese è risultato possibile entro qualche giorno, con precisione i primi di aprile. Nel presidio pugliese, invece, la stessa ecografia è fattibile in giornata recandosi negli orari stabiliti. Praticamente non ci sono tempi di attesa. Ci si chiede come mai in Molise, una regione molto più piccola ha dei tempi di attesa decuplicati rispetto ad altre realtà molto più grandi e più popolose della nostra».
s timoteo
I Responsabili siano mandati davanti al giudice e licenziati.
è una vergogna
se accade questo vuol dire che alla Direzione sanitaria non importa nulla, è compiacente con l’andazzo dei medici e tecnici della radiologia.i Nas dovrebbero controllare tale fenomeno che umilia e danneggia noi poveri utenti, invece pur essendo spesso in ospedale non indagano e risolvono questa vergognosa situazione. quindi indagate e domandate al direttore sanitario perchè succedono tali situazioni( eppure da quando informati la radiologia oggi ha molti medici e tecnici che non giustificano appuntamenti di 9 mesi per una banale ecografia renale!
a me per una ecografia hanno detto non prima del 2014 ma se andavo in ospedale a parlare con il medico del reparto la potevo fare subito a pagamento.
perchè allora non si indaga?
sono d’accordo con i 2 precedenti, si resta allibiti davanti a tale vergogna. Vedere perchè succedono queste cose, se è vero che il personale radiologia è sufficiente, allora il fenomeno assume i caratteri di reato perseguibile penalmente e amministrativamente facendo pagare al primario della radiologia e al direttore sanitario che non controlla permettendo tali misfatti. Allora muoversi., muoversi, muoversi, indugiare è un reato grave che va prevenuto e punito se persiste.
NON C’E’ DA GRIDARE ALLO SCANDALO, SMETTETELA
SE ANDATE IN ALTRI OSPEDALI D’ITALIA VEDETE CHE LA SITUAZIONE NON è DIVERSA DALLA NOSTRA E I TEMPI SONO PURE LI’ LUNGHI SE NON DI PIU’ . PERTANTO è INUTILE GRIDARE ALLO SCANDALO PERCHè NON ESISTE. LA PRESTAZIONE A PAGAMENTO è CONSENTITA DALLA LEGGE ,L’UTENTE PUò SCEGLIERSI IL PROFESSIONISTA DI FIDUCIA A PAGAMENTO. QUINDI BASTA DEMONIZZARE SEMPRE LA CLASSE MEDICA E SMETTETELA PERCHE’ IL MALESSERE E’ ALTROVE.
si si a Bologna venerdì fatta l’impegnativa, martedì fatta l’ecografia e refertazione da utente normale non per conoscenza.
ma devo avere la possibilità di scegliere a parità di condizioni, non devo essere costretto ad andare dal privato a pagamento perchè ci vogliono nove mesi per l’esame nel pubblico.
dica dove ha fatto l’ecografia a BOLOGNA
Egregio testimone diretto ci dica in quale ospedale o struttura pubblica doi Bologna ha fatto l’ecografia perchè possiamo saperlo e usufruirne anche gli altri di tali vantaggi. A me risulta tutt’altra esperienza a Bologna : per una visita specialistica al S.Orsola dovevo aspettare 6 mesi a pagamento lo stesso giorno AL PREZZO MODICO NON INFERIORE A 250 EURO SE DAL PRIMARIO, al Rizzoli per una visita ortopedica molti mesi a pagamento il giorno dopo. A Milano all’Ist. oncologico Europeo e all’Istituto Tumori per una visita oncologica 4-5 mesi con il CUP a pagamento entro 2-3 giorni.L’ESAME PET 4-5 MESI A PAGAMENTO ( CIRCA 1000 EURO E PIù) PARLIAMO DI ISTITUTI ONCOLOGICI CON ESAMI SALVA VITA. aLLORA DI COSA PARLIAMO? qUINDI SE CONOSCETE POSTI , OVVERO ISOLE FELICI, DITE IL NOME DEL POSTO PER POTERNE USUFRUIRE ANCHE NOI.
l’ospedale è il S. Orsola,procedura normale 7 mesi(però hanno un bacino di utenza maggiore del nostro),impegnativa con dicitura URGENTE lo eseguono nella settimana successiva appena trovano un posto libero.Però stiamo parlando di una persona residente a Bologna . Per i fuori regione non credo che l’attesa sia più lunga.Il pagamento del ticket per farmaci,visite e esami viene determinato in base al reddito. Si compila un modulo di autocertificazione(delibera di Giunta regionale 2011. Noi paghiamo un ticket regionale aggiuntivo grazie alla giunta PDL.
al S. Orsola nella UO di Radiologia esiste la sezione “Radiologia d’Urgenza”.
DAppertutto si può disdire l’esame per telefono tramite il numero verde