Il presidente Berlusconi ha, ancora una volta, guardato nella giusta direzione e, d’altra parte, Caldoro lo aveva dimostrato già da ministro di essere l’uomo giusto, con le necessarie competenze per una sfida difficile, in una terra problematica ma al tempo stesso bellissima come la Campania. Attorno alla sua figura abbiamo costruito un consenso che gli darà negli anni a venire la necessaria stabilità per governare al meglio. E’ stato uno sforzo condiviso che, da parte mia, ha trovato sin dall’inizio l’entusiasmo di lavorare non solo per il Pdl ma, mi si consenta, per un molisano che ha dimostrato tenacia ed equilibrio non comuni. Le sue origini sono note a tutti e l’amicizia che mi lega a lui da anni mi ha dato modo di constatare che l’affetto verso Campobasso, la sua città di nascita, è sincera.
Così come lo è nei confronti di tutti i molisani, d’altra parte, essendo il padre originario del capoluogo di regione e avendo da parte materna origini di Carovilli. Ecco perché affermo che lavorare per la sua vittoria a Caserta, come a Napoli, a Salerno come a Benevento è stata una sfida avvincente e, al tempo stesso, portata avanti con la consapevolezza di lottare per la vittoria di un amico. A lui formulo le mie personali congratulazioni e l’augurio che sia solo l’inizio di un periodo di rinascita per la Campania”.