“Così come per l’agriturismo -ha spiegato l’Assessore Nicola Cavaliere -, nell’ottica della multifunzionalità delle attività connesse alla pesca e all’imprenditore ittico, la pescaturismo e l’ittiturismo perseguono obiettivi di valorizzazione della cultura e tradizioni marinare attraverso l’erogazione di servizi di ospitalità, didattici, sportivi e delle produzioni tipiche gastronomiche strettamente legate alla fruizione responsabile degli ecosistemi marini e alla riscoperta delle bellezze culturali e architettoniche dei borghi marinari”.
La proposta disciplina in modo completo e puntuale non solo gli ambiti di riferimento del settore, ma anche gli aspetti attuativi e operativi per lo svolgimento dei servizi di pescaturismo e ittiturismo, permettendo ai potenziali interessati di intraprendere, senza ulteriori provvedimenti normativi, l’esercizio delle attività di diversificazione e integrazione della pesca tradizionale. Lo strumento attuativo è altresì corredato di tutta la modulistica necessaria allo scopo di semplificare e rendere più efficace l’approccio da parte dell’imprenditore ittico.
“Abbiamo voluto dare un segnale di sensibilità ed interesse per il comparto, nell’ottica di coniugare la riqualificazione dell’offerta e la valorizzazione del nostro patrimonio ittico regionale. Riteniamo, – ha concluso Nicola Cavaliere – che possa essere uno strumento in grado di accrescere l’apprezzamento e la fruibilità delle peculiarità del territorio costiero regionale, attraverso la professionalità degli operatori del settore e i relativi aiuti finanziari previsti”.