PosteCentraliCAMPOBASSO – In questo momento complicato per la vita del paese siamo a sottoporVi alcune nostre riflessioni e considerazioni che speriamo possano essere da Voi condivise e rese proprie. La volontà di collocare sul mercato una ulteriore quota del 35% del capitale di Poste Italiane S.p.A., per necessità di cassa del Governo, prefigurerebbe uno scenario desolante: lo Stato e la Società Poste rinuncerebbero al controllo dell’azienda e alla socialità del servizio a danno dei cittadini, dei comuni, delle comunità e della collettività, creando i presupposti per far venir meno l’u-nicità aziendale. Il futuro di Poste, l’azienda più grande del Paese per numero di lavoratori pre-senti, seguirebbe quello di altre aziende e, per favorire interessi finanziari, verrà “spacchettata” con pesanti ripercussioni per i lavoratori e per le loro famiglie.

Proseguire con la vendita di quote di Poste, in presenza di un attivo di bilancio di 550ml, rappresenterebbe un fallimento per il no-stro Paese e ci sarebbero migliaia di esuberi da gestire con costi che verranno scaricati sulle col-lettività, con l’impossibilità di una vera ripresa e la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso lo sviluppo, possibile e realizzabile, delle attività Finanziarie e di quelle nella Logista, Pacchi e Ser-vizi Postali. Nel contempo assistiamo ad una gestione superficiale ed approssimativa: un’azienda ferma che non promuove attività in grado di rilanciare i servizi in un mercato fortemente competitivo.

La SLP-CISL del Molise è fortemente preoccupata per la gestione della riorganizzazione in PCL (Posta, Comunicazione e Logistica) nonché di tante problematiche ancora non risolte in M.P. (Mercato Privati), per la superficiale ed approssimativa gestione del management aziendale, preoccupato non già di sviluppare i servizi dell’azienda, ma soltanto di svolgere il compito loro assegnato dalla volontà politica, che è quella di smantellare il servizio postale a favore di altre logiche economiche e finanziarie di questo Paese (vedi Decreto salvabanche).

Per queste ragioni riteniamo indispensabile che il Governo apra la discussione con i corpi sociali sulla materia e, in generale, del sociale, superando una sorta di autoreferenzialità dell’azione di governo e della politica. In un clima di conflittualità sociale crescente e a rischio di ulteriore esasperazione, non può che essere un atto di responsabilità riaprire una stagione costruttiva di dialo-go e confronto sociale. Ed è per tutte queste ragioni che nelle Vostre funzioni istituzionali Vi chie-diamo di condividere le proposte espresse dalla SLP CISL Molise e di farVi parte attiva della presentazione delle presenti ragoni agli Organi di Governo. Certo della Vostra sensibilità e sicuro che non farete mancare il Vostro contributo, per tirare fuori il nostro paese da questa difficile situazione, porgo i miei più cordiali saluti.
Articolo precedenteCiclo “Benessere”: all’Ipsia l’incontro sulla donazione del sangue
Articolo successivoA proposito di… PROFUGHI ED IMMIGRATI: cosa sta (realmente) succedendo?