TERMOLI – Chiusa la fase istruttoria nel processo sulla presunta truffa ai danni dello Stato e dell’Unione europea che ha seguito l’operazione ”Off-Shore”del 2006 della Guardia di Finanza di Termoli. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Larino che ha fissato la discussione finale del procedimento per il prossimo 16 maggio.

Nel 2006, l’operazione di polizia giudiziaria della Finanza coinvolse i vertici dell’associazione che gestiva gli impianti del porto, un dirigente della Regione Molise, professionisti, armatori, imprenditori e politici pugliesi. I finanziamenti pervenuti dall’Unione Europea, per svariati milioni di euro, secondo l’accusa non furono impiegati nell’impianto off-shore di miticoltura del quale era stato presentato il progetto e in altre strutture in ambito portuale.

Inoltre, i finanzieri individuarono un ”sodalizio criminale finalizzato alla frode fiscale ed all’indebita percezione di finanziamenti comunitari”. Quattordici le ordinanze di custodia cautelare eseguite nel 2006 di cui cinque in carcere e nove ai domiciliari. Per altre due persone vi fu ”l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria”. Nell’inchiesta i militari avevano anche individuato false fatture per oltre 6 milioni di euro.

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