CAMPOBASSO _ Nel corso dell’ultima seduta il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge presentata dall’On. Tamburro che disciplina le norme relative al trasporto di persone attraverso servizi pubblici non di linea e che istituisce, ex novo, il Ruolo regionale dei conducenti mai attivato fino ad ora in Molise. Sul provvedimento ha relazionato in Aula il capogruppo di Grande Sud, Antonio d’Aimmo, che ha illustrato i contenuti e le finalità della norma.

“La legge in questione, oltre ad offrire una tutela ai conducenti molisani e a colmare una vacatio legislativa in materia presente dal 1992, anno di emanazione della legge quadro n.21, rappresenterebbe un valido contributo per lo sviluppo di questo settore, creando nuove opportunità di lavoro – ha commentato il consigliere – la proposta di legge è necessaria poiché i lavoratori versano in una situazione di enorme difficoltà non essendo, la loro figura, ben definita dalla legge e sono impossibilitati a rendere servizio oltre i confini regionali per le sanzioni amministrative alle quali sono esposti, sanzioni che arrivano fino al fermo dell’automezzo”. Il Ruolo provinciale dei conducenti di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea è istituito presso le Camere di Commercio, la cui iscrizione ha natura abilitante e costituisce un requisito indispensabile per l’esercizio del servizio. L’iscrizione viene effettuata dalla Camera di Commercio ed avviene previo esame presso la Commissione regionale che accerta i requisiti personali e professionali.

Di peculiare importanza sono le disposizioni dettate in materia, nell’articolo in cui si individua tra i requisiti necessari per l’iscrizione al Ruolo quello della residenza nel territorio regionale da almeno un anno con sede della partita Iva in regione – ha aggiunto d’Aimmo – questa previsione soddisfa la necessità per i conducenti molisani di appartenere ad un Ruolo regionale vigente e di svolgere la propria attività lavorativa di servizio pubblico anche al di fuori dei confini regionali, senza che tale norma contrasti con il sovraordinato principio europeo di libera concorrenza. Da un lato consente ai conducenti iscritti di rendere il servizio ovunque e liberamente senza incorrere in sanzioni e dall’altro non preclude ai conducenti iscritti in Ruoli di altre regioni di svolgere il proprio servizio in Molise.

Per facilitare l’avviamento al lavoro alle società ed alle ditte individuali, la legge prevede che possono essere iscritti di diritto, per i primi sei mesi dall’istituzione del Ruolo, i soci di società che operano nel settore, qualora rivestano la mansione di autista ed i dipendenti e collaboratori aziendali delle società, purché in possesso del requisito di autista come mansione specifica. Per quanto riguarda i costi – ha concluso il relatore – non ci sarebbero oneri aggiuntivi a carico della Regione se non quelli per il funzionamento della Commissione, rappresentati da un trattamento di missione ai componenti della Commissione stessa”.

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