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LARINO _ Come si sa, il 17 novembre 2009, il nuovo Direttore Generale dell’ASREM Molise, Percopo, ha presentato il Provvedimento n.1442, avente per oggetto “Misure per il completamento dell’attuazione del Piano Aziendale di Riordino della rete delle Strutture Pubbliche e Private di Diagnostica di Laboratorio”. In occasione del Consiglio Comunale del 28 novembre 2009, il sottoscritto, mosso dalla preoccupazione che questo provvedimento ha generato presso la pubblica opinione e facendosi interprete di questo sentimento, del rischio che questo ridimensionamento possa rappresentare solo la fase iniziale della chiusura completa del laboratorio, all’inizio del consiglio comunale ha preso la parola per chiedere al Sindaco Giardino, gli esiti del colloquio da lui avuto con Percopo qualche giorno prima. Il mio scopo era quello di sollevare il problema in tempo utile, a “caldo”, per cosi dire, quando è più giusto dare risposta alle preoccupazioni di tutta la popolazione che gravita intorno all’ospedale Vietri e dimostrare come l’amministrazione comunale, sia compatta nell’ opporsi allo sciagurato provvedimento. Dopo una prima fase in cui il Sindaco Giardino, opponendo la rigida interpretazione dello Statuto, mi ha impedito di esporre la questione, con un comportamento stranamente irritato e poco gentile, contrariamente alle sue abitudini, è seguita una seconda fase in cui egli ha risposto che la questione è ben documentata sulla stampa in quanto riportato tutto in una sua intervista rilasciata immediatamente dopo l’incontro. Voglio dire al Sindaco e a tutta la sua maggioranza che bisogna avere più rispetto del consiglio comunale e che rispondere in questo luogo in maniera esaustiva, anche se la questione non era inserita all’ordine del giorno, come dal Sindaco ricordato e rimarcato, pur di non dare una risposta, è un dovere morale quando coinvolge una struttura che da lavoro e reddito a tante famiglie e quando, la medesima struttura, ha già subito tagli importanti. Anche in concomitanza con tagli precedenti, il Sindaco Giardino e l’assessore alla sanità Quici non diedero subito delle rispose e, quando lo fecero, cercarono di tranquillizzare tutti dicendo che l’allora direttore generale Florio sarebbe stato smentito dal Presidente Iorio che non avrebbe permesso la chiusura dei reparti di ginecologia, pediatria e pronto soccorso .
Sapete tutti, invece, come è andata. Credo che presentare una mozione condivisa nel corso del consiglio comunale sarebbe stato un importante segnale e invece questa maggioranza ha perso un occasione, l’ennesima sulla sanità, continuando a commettere errori su errori. Sentirsi dire ancora una volta che, il provvedimento c’è, ma che il direttore generale, nel corso dell’incontro, ha promesso che il laboratorio di Larino non perderà il suo ruolo e le sue peculiarità e che il Sindaco e il suo vice, presenti all’incontro, ci credono e sono fiduciosi che la promessa sarà mantenuta, ci fa essere preoccupati, anzi allarmati al massimo grado visto il precedente prima ricordato. Ma noi, come dei testardi, non ci fidiamo affatto. Noi sappiamo già come finirà anche perché il provvedimento è già esecutivo, quindi in vigore.
Basta considerare che il piano di riordino prevede il passaggio, entro il 28 febbraio 2010, all’esclusività del Laboratorio di riferimento Regionale di Campobasso per l’erogazione di tutte le prestazioni eseguite con metodica RIA e Biologia Molecolare, nonché quelle di tossicologia di II livello, Coagulazione di II livello ed Ematologia di II livello; Basta ravvisare che il piano prevede un Laboratorio Centrale di Riferimento presso l’Ospedale di Campobasso (centro rete del nascente Laboratorio Unico Logico – LUL), n° 2 laboratori specialistici presso gli Ospedali di Isernia e Termoli a cui si raccorderanno i Laboratori Ospedalieri di Agnone, Venafro e Larino che erogheranno prestazioni aventi carattere d’urgenza e di limitata complessità. Basta e avanza questo cari signori della maggioranza, ma soprattutto caro Sindaco e vice Sindaco, per capire che ci hanno portato via un altro servizio e tra i più qualitativi che avevamo.
Un’altra occasione perduta. Ancora una volta saremo costretti a raccogliere le necessarie firme per ottenere un consiglio monotematico e almeno questa volta voglio sperare che ci siano anche le firme di alcuni membri della maggioranza sul foglio della richiesta. Sarebbe un modo per ovviare, almeno in parte, all’errore fatto di non firmare la mia mozione o presentarne una condivisibile, evitando cosi di perdere tempo utile, li dove di tempo proprio non ce n’è, per opporsi con tutte le forze ad un piano politico ben preciso che porta dritto dritto alla chiusura dell’ospedale di Larino.
*Capogruppo di Larino Viva al Consiglio Comunale di Larino
Credo che sia arrivato il momento della responsabilità. E’ stato un errore costruire ed aprire un ospedale a Larino. I soldi pubblici debbono essere utilizzati con criterio. Certo si deve garantire un primo soccorso efficiente, adeguato e strutturato. Ognuno vuol portare acqua al proprio mulino perchè risponde al proprio elettorato…così non va.Bisognerebbe far comprendere le ragioni di certe scelte e lavorare insieme per la migliore soluzione che non deve penalizzare i cittadini….le distanze con gli altri ospedali sono uguali a quelle delle grandi città come ad es. Roma.
per termolese hai ragione in parte. il problema che all’ospedale di termoli non mi farei curare perchè ho avuto esperienze traumatiche che solo il trasferimento in altre struttura ha consentito ad un mio parente di salvargli la vita. quando stai male le distanze non sono relative e poi se arrivi al pronto soccorso e resti li oltre 6 ore senza che nessuno ti visiti e chieda quale sia l’urgenza, anche per dare precedenza ai casi veramente urgenti, diventa difficile fidarsi. con la salute non si scherza
Al centro dell’evento, intitolato “La solidarietà con gioia” e dedicato a Suor Elvira Tutolo, si è discusso della difficile situazione in cui versa la...
Credo che sia arrivato il momento della responsabilità. E’ stato un errore costruire ed aprire un ospedale a Larino. I soldi pubblici debbono essere utilizzati con criterio. Certo si deve garantire un primo soccorso efficiente, adeguato e strutturato. Ognuno vuol portare acqua al proprio mulino perchè risponde al proprio elettorato…così non va.Bisognerebbe far comprendere le ragioni di certe scelte e lavorare insieme per la migliore soluzione che non deve penalizzare i cittadini….le distanze con gli altri ospedali sono uguali a quelle delle grandi città come ad es. Roma.
per termolese
hai ragione in parte. il problema che all’ospedale di termoli non mi farei curare perchè ho avuto esperienze traumatiche che solo il trasferimento in altre struttura ha consentito ad un mio parente di salvargli la vita. quando stai male le distanze non sono relative e poi se arrivi al pronto soccorso e resti li oltre 6 ore senza che nessuno ti visiti e chieda quale sia l’urgenza, anche per dare precedenza ai casi veramente urgenti, diventa difficile fidarsi. con la salute non si scherza