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Sempre dagli atti, si apprende che la stessa CREA, ha comunicato all’amministrazione municipale: “la sua indisponibilità a proseguire nel servizio se non per il tempo strettamente necessario al fine di indire una nuova procedura di gara”.
In sostanza, una società privata che si rifiuta di accettare la proroga contrattuale, impugnandola dinanzi al TAR, è probabilmente dovuta anche alla situazione critica in cui versano le reti idriche comunali, depurative e fognarie.
A supporto di tale tesi, arriva puntuale la “ciliegina” finale sulla torta: la Giunta comunale autorizza l’avvio dell’iter amministrativo finalizzato ad affidare a un nuovo gestore il servizio idrico integrato attraverso un project financing. Di conseguenza, l’eventuale nuovo gestore dovrà anche investire capitali propri per ripristinare le reti fognarie e depurative comunali; investimenti privati che verosimilmente andranno a ricadere sulle tariffe in bolletta e quindi sui cittadini termolesi.
Andrea Salome