Nicola Di Michele con Giulio Botteri ed altri esponenti del movimento politico di Termoli sottolineano di essere favorevoli che non ha chiesto ancora una volta un consiglio comunale monotematico sulla questione, considerata di prioritaria importanza per la città e la popolazione. I “grillini” chiedono in primis di rivedere il parere favorevole rilasciato dal Comune perchè: “è stato firmato da parte del Comune di Termoli un accordo su un foglio bianco, scritto a mano da un assessore non con delega ufficiale, per accettare quelle che sono le richieste di un nuovo progetto di Rfi, in pratica far iniziare tutto l’iter del raddoppio ferroviario dal km 0, dalla rotonda di via Corsica, tralasciando il problema serio, il restante tragitto dal km 0 fino all’Università. Lì insiste l’abitato urbano per cui ci ritroveremo con il passaggio continuo di treni merci e passeggeri con un aumento di problemi di inquinamento e non solo acustici”.
Con il raddoppio ferroviario, i treni che attraverseranno ogni giorno il centro cittadino sono 148 di cui 50 merci e per tale motivo è necessario, secondo i 5 Stelle, un intervento importante di mitigazione del rumore, oggi mancante nel progetto di Rfi, mantenendo la stazione al centro della città, dove si trova oggi.
Lo scalo termolese, inaugurato nel XIX secolo, vanta circa 150 anni di storia che, secondo Botteri, non possono essere cancellati con un trasferimento nella zona di Pantano Basso. Dunque: “la stazione non si tocca” mentre va assolutamente traslocata la sottostazione elettrica.
