Furti nei box auto in via TorinoTERMOLI. Brutto risveglio per i residenti di Via Torino che questa mattina hanno trovato i garage con le serrande sollevate. I condomini si sono accorti del danno solo questa mattina, quando si sono recati a prendere l’auto per recarsi a lavoro o a fare la spesa. Durante la notte alcuni ignoti, agendo con la complicità del buio e nel silenzio più totale, si sono introdotti all’interno dei box riuscendo ad aprire le rimesse auto effettuando un’apertura nell’acciaio accanto alle maniglie.
 
Quest’operazione ha permesso ai ladri di forzare i basculanti dei box senza distruggere il meccanismo che consente il movimento della saracinesca e rubare ciò che di prezioso vi era custodito. Al momento la conta della refurtiva comprende una bicicletta da corsa professionale, una bici elettrica, un casco per moto di valore, diverse bottiglie di spumante ed alcuni generi alimentari. A questi ammanchi si potrebbe ancora aggiungere qualcosa: dei circa dieci garage aperti, solo in tre di questi mancava qualcosa, ma non si esclude che anche negli altri possano esserci dei danneggiamenti visto che la conta dei danni è tuttora in corso.

Su alcune saracinesche sono presenti solo i segni di un tentativo di forzatura: un lavoro lasciato a metà che potrebbe far presumere che i ladri abbiano trovato ciò che volevano negli altri garage o che siano andati via prima di terminare il colpo, forse spaventati da qualche rumore. Non è la prima volta che gli ignoti si intrufolano nelle vie della periferia termolese, costringendo i residenti a prendere provvedimenti per la sicurezza ed il fenomeno sembra prendere sempre più piede.

A giudicare dal lavoro di precisione messo in atto per forzare i box, si potrebbe trattare di una banda specializzata nei furti di questo genere. Sfruttando mezzi professionali, in pochi secondi riescono a forzare le rimesse ed intrufolarsi al loro interno per rubare merce facilmente trasportabile e rivendibile: sono soprattutto le biciclette, meglio se di marca, il target preferito da questi malviventi proprio per il proficuo mercato di cui questi oggetti beneficiano.

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