LARINO _ Apprendiamo da alcuni organi di informazione locale che, in esecuzione della deliberazione di Giunta Regionale n. 752 del 05/07/2012, il Direttore Generale dell’ASREM ha revocato la convenzione siglata con l’istituto romano “Bambino Gesù”, decretando la chiusura dell’omonimo centro pediatrico presso l’ospedale Vietri di Larino, il prossimo 30 settembre, dopo aver smaltito la lista dei piccoli pazienti già in cura. Una decisione che coglie di sorpresa considerando il reparto, annunciato con toni trionfalistici dal governo regionale, è entrato in funzione, e neppure a pieno regime, soltanto il 13 ottobre scorso, guarda caso, pochi giorni prima delle scorse elezioni regionali. Cosa è successo da allora? Come mai la convenzione con il centro romano, in fretta e furia, è stata revocata dalla Regione Molise? E, soprattutto, quanto è costata tutta questa operazione ai contribuenti molisani?”

Interviene così il consigliere regionale Cristiano Di Pietro che, in merito all’annunciata chiusura del Bambino Gesù di Larino, ha presentato quest’oggi un’interrogazione a risposta scritta e orale, indirizzata al presidente della giunta Iorio, all’assessore alla Sanità Di Sandro e, per conoscenza, al direttore generale dell’Asrem Percopo. “L’accordo per la nascita del centro di pediatria di I° livello presso il Vietri di Larino – ricorda Di Pietro nel testo dell’interrogazione – fu siglato nel mese di gennaio 2011 alla presenza di Michele Iorio, presidente della regione e commissario alla sanità, Isabella Mastrobuono, sub commissario, Giuseppe Profiti, presidente dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù e Angelo Percopo, direttore dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise. Sembra però – da quanto appreso dagli organi di informazione – che tale convenzione non fu bene accolta dal tavolo tecnico nazionale che, già ad aprile dello scorso anno, espresse parere negativo dichiarando che l’accordo siglato tra l’Asrem e l’istituto romano avrebbe comportato un aumento di spesa per le casse molisane a fronte di una assistenza di bassa complessità, già svolta dalle normali pediatrie.

Cosa ancor più grave – continua Di Pietro – rispetto alla quale abbiamo chiesto conferma e/o smentita ai destinatari dell’interrogazione, è che, secondo una notizia apparsa su un periodico molisano in data 20 maggio 2011, i ministeri di Economia e Salute fossero addirittura all’oscuro della firma della convenzione che prevedeva la nascita del centro. Insomma – conclude Di Pietro – occorre fare chiarezza su molti aspetti di questa vicenda e l’Italia dei Valori intende andare, come sempre, fino in fondo, e sapere quali siano le motivazioni che hanno determinato la scelta di annullare l’accordo con l’Istituto Romano, quali siano i risparmi o gli aggravi generati da tale revoca e quale sia, ora, il futuro dell’ospedale Vietri di Larino”.

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