TERMOLI – E’ on line il “restyling” del sito internet del Comune di Termoli. Il “maquillage” dello spazio web istituzionale non è a norma di legge nonostante gli svariati anni di lavoro annunciati dal sindaco per la sua realizzazione. Il prodotto, i cui moduli software sono riconducibili ad una società il cui amministratore è il consulente informatico dello stesso Comune di Termoli, è stato presentato oggi, in pompa magna, dall’Amministrazione comunale nel corso di una conferenza stampa presieduta dal Sindaco Antonio Di Brino, alla presenza del consulente esterno informatico del Comune, Maurizio Giacci, che ha collaborato con l’Universita’ del Molise, dell’altro consulente esterno del Comune al settore turistico, anch’egli assistente dell’Universita’ del Molise, e dell’assessore comunale al Turismo Michele Cocomazzi.

Giacci ha annunciato una nuova piattaforma tecnologica per il sito istituzionale dell’ente ed una grafica rinnovata. L'”opera” è stata realizzata da una società di Campobasso, la Aracne srl che ha “firmato” i moduli software del nuovo spazio web, incaricata senza alcuna gara di evidenza pubblica da parte del Comune, ad un costo, secondo quanto dichiarato dallo stesso, di 4 mila euro più iva. Alla elaborazione del restyling realizzato con un “template” ovvero una pagina grafica presente su internet tra quelle gratuite, hanno anche collaborato i tecnici del Ced dello stesso comune.Il sito contiene uno spazio dedicato alla “Termoli che vorrei” nel quale gli utenti potranno scrivere gli eventuali disservizi o problemi.

Il neo prodotto, è stato presentato o meglio dire “spacciato” come un “pezzo di innovazione” ma la realtà è ben diversa. Di fatto non è conforme alle normative vigenti ed in particolare alla legge “Stanca”. Infatti, ad esempio, la consultazione dei moduli più importanti per la P.A.- Albo Pretorio, Determine e Delibere –  sono accessibili solo tramite dei “frame” collegati a un altro gestionale. L’accessibilità di uno spazio web è una caratteristica che rende un sito fruibile in modo efficace anche da persone che si trovano in condizioni “di svantaggio”, quali i diversamente abili, le persone anziane, quelle con bassa scolarità, persone con tecnologia hardware e software obsoleta ed immigrati. Rendere accessibile significa, quindi, includere tra i potenziali utenti anche quelle categorie di persone che altrimenti ne sarebbero escluse.

Tale aspetto è regolamentato dalla legge 4/2004 e si applica alla pubblica amministrazione ma costituisce anche un modello per i privati. Il nuovo sito istituzionale del Comune, di fatto, è fuori norma, dunque: fuori legge. 

Ma c’è di più. I
ngloba la stessa piattaforma servizi già esistente, e presenta solo un restyling grafico della home page con l’inserimento di alcune novità come la  pagina per le segnalazioni degli utenti: la “Termoli che vorrei” appunto.

Il Sindaco Antonio Di Brino sottolinea, nel suo intervento di apertura della conferenza, di aver centrato un altro degli obiettivi prefissati e di aver modernizzato il servizio parlando di Comune 2.0. :cioè non avere solo un sito che dia informazione ma uno strumento interattivo all’interno del quale il cittadino potrà entare e chiedere informazione. Ovviamente ringrazio la struttura, ringrazio l’ing. Giacci che ha lavorato a questo progetto da qualche anno insieme ad Andrea Grillo che,ovviamente, collabora con lui all’interno della struttura. Poi, come voi ben sapete, da un po di tempo si è inserito in maniera molto prepotente, devo dire forte, il dott. Presenza, che non si limita più solo all’aspetto turistico ma che si inserisce anche in altre dinamiche costituendo una bella squadra con Massimo del Grande e la Tirelli”.

Il consulente informatico del Comune, Maurizio Giacci, poi, sottolinea che in Municipio non ci sono professionalità tali da poter aggiornare il neo sito per cui sarà affidato ad una società esterna, il cui nome non è stato fatto ma che forse si può’ immaginare di quale ditta si tratta.

Maurizio Giacci, infatti, oltre ad essere consulente informatico del Comune, chiamato per fornire un supporto tecnico in mancanza di professionalità specifiche nell’ente, è anche amministratore della società a responsabilità limitata unipersonale “Aracne srl”ovvero la stessa società che, guardacaso, ha realizzato il “restyling” del sito internet senza alcun tipo di avviso o gara di appalto. Il modulo software “Termoli che vorrei” è stato firmato proprio dalla Aracne, la società del consulente comunale. 

Non si capisce se è un caso o meno che il Comune di Termoli, con diverse determine, ha pagato alla stessa società: la Aracne srl, con sede a Campobasso, una serie di importi fino a 26 mila euro circa per la fornitura di un programma di fatturazione al mercato ittico di Termoli.

La Aracne era stata incaricata con delibera comunale, di realizzare e gestire nel 2011 anche il sito internet del mercato ittico di Termoli che poi non è stato realizzato.

Dunque, il consulente informatico, stipendiato dall’Amministrazione, fornisce tutta una serie di altri servizi, profumatamente pagati dal Comune, attraverso la sua società che fattura al Comune stesso.

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4 Commenti

  1. Termoli Comune punto Zero
    Nel gestionale (halley) del Comune di Termoli è già compreso il costo del sito web – sicuramente più accessibile e senza “frame nei servizi” -, usato da quasi tutti Comuni limtrofi (www.comune.campomarino.cb.it – http://www.comune.guglionesi.cb.ithttp://www.comune.petacciato.cb.ithttp://www.comune.campobasso.it). Noi invece NO, a Termoli siamo più “furbi” e spendiamo altri soldi per ottenere come risultato un Comune solo punto 0.

  2. Accessibilità
    Per fare un sito accessibile con joomla sarebbe stato auspicabile usare un template FAP, modificarne il codice in base al coordinato “Termoli x Te”. Questo andava fatto per cominciare a ragionare sul restyling del sito del Comune di Termoli e non appiccicare un template free per un sito realizzato in 20 giorni per dar modo al Sindaco di “tagliare un altro nastro”.