Per il consigliere della Boschi: il nuovo Senato è cuore della riforma.
“La prima parte della Costituzione all’epoca ottenne un’ampia condivisione politica mentre la seconda parte si disse che non era completamente soddisfacente – ha spiegato Rubechi -. La più importante riforma del Titolo V e’ la riforma del Senato che viene trasformato da un doppione della Camera ad una camera rappresentativa delle Regioni. Questo è il cuore della riforma. Se si trasforma il senato in una cosa diversa, servira’ ad azioni diverse con poteri sulle politiche dei rapporti centro-periferia“. Per la Valentini: “Il voto sul referendum è sui quesiti non a favore o contro Renzi. Basta alla demagogia e slogan”.
Presente all’incontro anche Micaela Fanelli, segretario regionale del Pd, che ha sottolineato: “La riforma rende l’ordinamento italiano più europeista. Uno dei tratti che meno viene messo in evidenza – ha detto la Fanelli – è l’art. 50, la partecipazione delle amministrazioni ad una camera europea. Il senato che abbiamo costruito con questa riforma fa partecipare i territori, gli enti territoriali, i comuni e le Regioni anche al processo ascendente e discendente dell’Europa. Anche questo è una delle peculiarità che vengono sottolineate poco”. Per il segretario regionale del Pd: “La riforma migliora il riparto delle competenze che aiuta molto le regioni come la nostra; secondo aspetto: il taglio dei costi per il Molise è uno dei fattori più importanti, un risparmio grosso ed a fronte di questo la nostra rappresentatività non viene toccata in negativo”.
