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Ennio De Felice
TERMOLI _ Comune: il «toto assessore» entra nel clou. Impazzano in città le scommesse sui nuovi possibili esponenti dell’esecutivo Di Brino. Terminata l’«Operazione Noi Molise», dalla cui «costola» si è ricostituito il gruppo Udeur in Municipio, ora si va spediti verso il rimpasto della giunta. Sembra, sempre secondo indiscrezioni che si rincorrono in queste ultime ore tra i corridoi del Palazzo di città, che gli assessori Ennio De Felice e Michele Cocomazzi potrebbero essere «graziati» nonostante la loro candidatura alle recenti elezioni regionali.

De Felice, in particolare, contestato per aver scelto di scendere in campo con l’Adc, un partito diverso da quello del Pdl con il quale ha «corso» le municipali entrando poi in Giunta, potrebbe restare nella squadra del primo cittadino ma con una delega diversa dall’urbanistica.

Stessa situazione per Michele Cocomazzi che, pur restando nell’Udc, potrebbe subìre un «change» di assessorato. Nulla da fare, invece, per i due Assessori Giuseppina Vergallo e Luigi Turdò. Il loro ingresso nel partito Grande Sud con la fuoriuscita dal gruppo consiliare Noi Molise non gli verrebbe proprio perdonato e, dunque, per entrambi l’uscita dall’esecutivo sembrerebbe imminente nonostante i tentativi messi in atto dal Sindaco Antonio Di Brino di «salvarli» in più di qualche occasione. Ma le novità non finiscono quì.

Tra i «papabili» ad entrare al loro posto spiccano dei volti nuovi della politica cittadina. L’Udeur potrebbe «schierare» Isabella D’Antuono, operatrice del Sert di Termoli ed impegnata in prima linea nella cura delle persone con disagi e problemi. Accanto al suo nome spicca quello di Mario Ragni, fratello dell’avvocato Giuseppe Ragni, rientrato nel partito dopo l’uscita da Noi Molise.

Sul fronte del gruppo consiliare Noi Molise potrebbe essere presentata un’altra «leadership» quella dell’imprenditrice

Michele Cocomazzi
turistica Eliana Di Fortunato o, in alternativa, di un giovane di Portocannone, Sabella candidatosi con l’Udeur alle scorse comunali. Inoltre è sempre più insistente l’indiscrezione secondo cui Bruno Verini, Commissario straordinario dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo nonchè consigliere comunale del Pdl entrerebbe nella neo formazione giuntale. Sfumerebbe, di conseguenza, l’ingresso del consigliere comunale del Pdl, l’ingegnere Francesco Roberti, recentemente candidatori alle regionali.

Il «rimpasto» potrebbe determinare un aumento di assessori che, in ogni caso, sarebbero degli esterni. Per quanto riguarda la questione risparmio elevata in questo periodo da più parti, non si applicherebbe all’esecutivo composto, in ogni caso, da persone esterne. Anche qualora dovessero essere scelti dei consiglieri comunali eletti, questi dovrebbero dimettersi per poter ricoprire la carica di assessori e, dunque, verrebbero sostituiti in Consiglio comunale dai primi dei non eletti. In Comune vige infatti una prassi diversa da quella che si applica nell’apparato regionale.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

15 Commenti

  1. vogliamo gente che non fa salti della quaglia
    bisogna premiare i più leali delle liste, e non i voltagabbana o saltatori di quaglia.un assessore attualmente in carica di partiti ne ha girati quasi tutti:era il lontano 1995 e si candido’ con una lista civica prese pochi voti circa 100 non fu eletto,infatti li ci andò Di Brino erano in opposizione quindi niente giochi ne politica niente di niente.poi arrivò il 1997 e con montano sindaco divenne” un moschettiere” del nuovo re prima come lo definì “giobatta” al secolo ex colonello della benemerita,poi da moschettiere fidato, invento il cas! che giobatta,”diceva che cas.. è?”poi il re chiamò i suoi moschettieri e disse andiamo nel partito del presidente berlusca,lasciamo il fighetto di pier ferdy, e apriamoci al potere.fine 1° parte

  2. 2parte
    continua passano i giorni i rimpasti pure ed eccolo qui alla fine assessore!all’urbanistica.diceva a tutti ce penso io io ricordo!tutto. ma proprio tutto ricordo!davvero?
    finisce montano arriva il gatto.sta in sordina anzi no è segretario di forza italia inciucia a tal punto che si candida alla provincia per un pelo non ci riesce,è fregato dal roberto termolese(non lo si smuove dalla provincia è un feudo(prima la mogliue del cugino con lo stesso cognome per tanti anni,poi la buonanima del fratello maggiore molto amato e poi lui amato dai termolesi e quindi preferito al nostro eroe.perdiana si sarà detto!ho perso i capelli e anche il seggio.sta in sordina si dà agli hobbies(passa prima a far da amico al basso termolese poi litiga e va in alleanza nazionale sempre con i gradi da moschettiere,poi si accorge che lì non comanda e va dall’uomo forte di vinchiaturo.poi lo lascia lui è di montagna e alui piace il mare,torna e diventa il migliore per il candidato sindaco avvocato:il più simpatico dal nome illustre oltrechè di un patrizio romano padre dell’ultimo imperatore romano quel romolo augustolo(era oreste che fu anche luogotenente degli unni sconfitto da odoacre).fa il deus macchina della campagna elettorale lo si vede alla sede ed in compagnia.poi arriva la sconfitta e sale al soglio il notaio.tempi cupi tempi duri!gira e gira e finalmente si riaccasa con i suoi scudieri fa la lista ma dove?
    con il clementone nazionale vince per un soffio ma è beffato dal fratello del compare.è secondo a 151 voti avanti cè il fratello dell’amico a 156.oimè!bisogna sudare scalpitare e cosi corre a campobasso si fa nominare vice cordinatore regionale quello cittadino già lo era. tratta e che si inventa?assessore nominato prende la delega più importante, e fa solo per conto suo gli altri non esistono si inventa un nuovo gruppo arruola altri 3 consiglieri e parte la nuova crociata. elezioni provinciali.chiama the president quel rosario calciatore del campobasso vince la partita ma il risultato e flop.si rintana sullo barca al porto turistico e tra una vacanza e l’altra medita un grande sud,e lui da moschettiere vuole diventare o solè!ma candidarsi lui? non ci pensa nemmeno manda in avanscoperta una giovanna d’arco del 2000 risultato flop. e rischio di perdere il regno!cosa farà oggi o domani?fine 2°puntata

  3. 1°) assessore salta lavori pubblici
    2°) assessore salta turismo
    3°) assessore cambia delega
    4°) assessore cambia delega
    5°) assessore rimane con la sua delega
    6°) assessore aggiunge qualche delega
    7°) assessore prende la delga del 3° assessore
    8) il sindaco prende alcune deleghe e delega

  4. al grande capo
    caro vincenzo”” comunque vincenzo niro”” metti un pò d’ordine a termoli che fra poco ti lasciano ancora a piedi e i due arrivati(camaioni e ragni) meditano già?uomo avvisato mezzo salvato.

  5. la vera storia di don michele(quello di termoli ovviamente)!
    correva l’anno 1997,elezione comunale di Termoli uno spirito libero,e politico pure,il nostro smania potere e anche qualcosa in più, è avvocato e gli va stretto il ruolo, vuole pesare(sicuramente non è un peso piuma fisicamente) e pensa,nell’impegno ecclesiastico” già son er più”in politica non conto e quindi eccolo pronto con una lista civica di un ingegnere rinomato e libero da schemi(gran politico si credeva l’ingegnere),non si candida, ma appoggia la lista che vede l’ingegnere con fratello dottore stimato,svidare o re montano,la regina Pietropaolo e il ferroviere criniti,va bene la lista e ok ma lui è dietro le quinte,eletto l’ingegnere che lascia per far l’assessore al pediatra costanzo suo fedelissimo.1-parte

  6. don michele 2° pRTE
    i Tempi corrono al primo giro di boa il Costanzo molla e passa nel partito del Pier F. Nazionale, il nostro don michele è disorientato,il potere scappa via,l’ingegnere defenestrato,don michele corre ai ripari unendosi al “zeb macyen”termolese anzi no pietraabbondante.uomo di fiducia grande manovratore ed elettore segue il trionfo del caw boy e sfiora per un attimo anche il ruolo di capo di gabinetto dell’assessore regionale,rifiuta il ruolo forse non gli piace …lui è un capo,bisogna aspettare. 2 parte.

  7. don michele 3 parte
    arriva il gattone sul comune è il 2002 dura poco ma ha il tempo di nominarlo assessore solo pochi giorni quando tutti firmano la revoca e l’andata a casa lui è l’ultimo forse fa la publicità a bostik.è furioso chiama a raccolta i fedelissimi e la curia e scende in guerra elezione comunale.un trionfo sbaraglia tutti,litiga con i suoi vecchi amici e politici ma perde vince il notaio termolese ma è eletto.è furioso …anche quello temporale.nell’intermezzo regionale inizia a candidarsi anche qui i risultati non arrivano ma lui è li!arriva il basso nazionale e lui scende di nuovo in campo,nell’udc è solo contro tutti battaglia difficile me è vincitore lo stesso.al comune bisogna fare i conti con lui è un assessore di peso in tutti i sensi.la croce la porta anche alle regionali ma qui è troppo piccolo per poter combattere.ma al comune no.don michele da san francesco non lascia anzi rilancia con i voti pesanti altri temono il rimpasto lui no!anzi è pronto…

  8. Caro picchio solitario, la tua ricostruzione e’ leggibile, simpatica e molto fedele ai fatti accaduti. Mi permetto di fare due sole correzioni. La prima: io personalmente feci l’assessore e Pinti entro’ al mio posto in Consiglio Comunale. La seconda: non ero e non mi credevo assolutamente un gran politico ma solo una persona alla quale piaceva la politica e che alla politica voleva essere utile come tecnico ed amministratore. Se ti sta a cuore conoscere altri particolari, puoi senz’altro chiedermeli di persona visto che mi conosci e, credo, mi stimi come spirito libero. Antonio Malerba

  9. sindaco se hai il coraggio metti in giunta una persona scomoda ma a quanto sento in giro anche molto credibile,ha corso per te e di idee ne ha veramente molte.una frustata alla politica brocca e antica.una persona di rottura mache sicuramente donerebbe molta credibilità a questa giunta.cerca di scorrere le liste dei candidati di tutte le liste vedrai che troverai il nome giusto.sarà difficile che accetti ma ancor più difficile e coraggioso per un sindaco dargli una delega.forza sindaco una scelta coraggiosa.