TERMOLI _ Questione ambiente Rio-Vivo Marinelle: gestori balneari infuriati chiedono controlli ferrei nella zona contro i sabotatori solitari della notte, raccolgono firme per chiedere il potenziamento degli impianti fognari della contrada sud della città e polemizzano con l’Arpa Molise a cui più volte hanno denunciato scarichi abusivi senza ottenere gli interventi risolutivi richiesti. Esplodono i veleni tra gli operatori turistici del lungomare sud della città adriatica a dir poco indignati per l’episodio accaduto qualche giorno addietro sul quale sta indagando la Polizia municipale volta ad individuare colui che ha rotto le tubature fognarie determinando il deflusso delle acque nere nel piccolo torrente Rio-Vivo. Il corso d’acqua attraversa la spiaggia per poi sfociare in mare.
“Quindici giorni fa si è iniziato a sentire un odoraccio _ ha dichiarato il gestore di uno dei principali lidi di Rio-Vivo _. Erano le 19 circa del pomeriggio e stufo di sentire il puzzo mi sono armato di grossi stivali ed ho iniziato a cercare all’interno del corso d’acqua da dove arrivassero gli scarichi fognanti abusivi. Ho chiesto l’aiuto della Capitaneria di Porto che ha subito mandato una squadra e con un operatore della Crea sono risalito fino a valle del piccolo fiume. Ad un certo punto abbiamo notato un tombino manomesso e la tubatura fognaria rotta, praticamente tagliata con un flex elettrico. A questo punto non posso che denunciare il sabotaggio fatto alla spiaggia”.
Numerose da parte degli operatori le denunce giunte all’Arpa Molise accusata dagli stessi di: “intervento tardivo“.
“Sono stato io a dover lasciare lo stabilimento per andare a cercare con la Capitaneria e la Crea _ ha dichiarato Pio Rampa _ l’origine dell’odoraccio e giungere così ad una soluzione tempestiva del problema. Dov’era l’Agenzia regionale dell’Ambiente ci chiediamo?”.
Altri residenti di Rio-Vivo hanno dichiarato di aver fatto più volte esposti all’ente competente per il problema degli scarichi fognari abusivi. Residenti ed operatori chiedono, inoltre, il potenziamento dell’impianto della zona insufficiente a che far fronte all’aumento della popolazione durante l’estate.