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poliziaauto1TERMOLI – La Polizia di Stato nel pomeriggio del 20 luglio u.s., ha operato attività di contrasto ai furti di veicoli e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Personale della Squadra Mobile e del Commissariato P.S. di Termoli, operava in Termoli una perquisizione domiciliare a casa di soggetto minorenne ultra sedicenne dedito all’attività di spaccio di stupefacenti, rinvenendo al momento del controllo sostanza stupefacente del tipo hascish e marjuana per circa 5 grammi suddivisa in dosi pronta per lo smercio, oltre a bilancino e materiale per confezionamento. Veniva inoltre rinvenuto il “libro” della contabilità dell’attività illecita di cui sopra. 

All’esito di tale perquisizione e collegata ad essa, veniva rinvenuto e sequestrato un motociclo rubato a Termoli il 15 u.s. sul lungomare Nord. Alla vittima era stata sottratta la chiave e denaro contante dalla borsa lasciata temporaneamente incustodita in spiaggia e lo stesso minorenne di cui sopra, compiva il furto mettendosi alla guida del motociclo e occultandolo in un garage condominiale cittadino.

Veniva quindi inoltrata segnalazione alla Procura per i minorenni di Campobasso per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente e per furto aggravato. 

La Squadra Mobile in data 21 u.s. sottoponeva in Campobasso alla misura alternativa della detenzione domiciliare, C.A., classe 1945, di origini rom, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Campobasso e di condanna per false dichiarazioni ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

L’interessato aveva chiesto l’affidamento ai servizi sociali, non concesso sia perché la residua pena da espiare è breve, sia perché già in precedenza per ben due volte, dopo l’ammissione alla prova, si rendeva responsabile di reati. La persona in argomento annovera precedenti per furti, truffa, rapina.

La Squadra Mobile in data 21 u.s. traeva in arresto, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Campobasso, P. F., classe 1966 di Campobasso, che revocava la misura alternativa della detenzione domiciliare a seguito di violento litigio verbale (per futili motivi) avvenuto il 02.07.2017 tra il condannato e una vicina di casa, la quale veniva attinta da calcio e schiaffo e da uno spintone. Apparendo, la violenza, allo stato degli accertamenti, incontrollata e del tutto sproporzionata in rapporto all’entità dei fatti da cui hanno avuto origine e all’asserita ingiusta offesa subita, il Tribunale di Sorveglianza riteneva il comportamento di tale gravità da risultare incompatibile con la prosecuzione della misura alternativa della detenzione domiciliare. L’arrestato veniva tradotto al carcere di via Cavour.   
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