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TERMOLI _ Migliaia di persone riversatesi al porto, 3.500 biglietti staccati al costo di 5 euro ciascuno, 23 quintali di pesce fritto pescato da 8 pescherecci usciti in mare in deroga al fermo biologico, musica e molta allegria. Questi gli ingredienti della lunga nottata della Sagra del Pesce a Termoli, una delle manifestazioni di punta dell’estate termolese. Già dal primo pomeriggio è iniziato il via-vai al porto di Termoli per la preparazione del pescato in vista dell’arrivo di residenti e turisti che non hanno resistito al richiama del pesce freschissimo cucinato sulla banchina del porto.
La serata si è svolta tranquillamente senza grossi incidenti anche per la massiccia presenza di forze dell’ordine. I Vigili urbani erano presenti già dalla rotonda di via Corsica bloccando l’ingresso delle auto in centro. Altre pattuglie di agenti comunali erano in centro, in Corso Fratelli Brigida, alla rotonda di Rio-Vivo, in porto. Stessa situazione per i Carabinieri presenti anche con pattuglie a piedi tra la gente per meglio controllare lo svolgimento della manifestazione e Polizia di Stato. Finanzieri e Capitaneria, invece, verificavano la corretta emissioni di scontrini ed altro sempre sulla banchina.
In porto, però, non sono mancati momenti di grande ira tra le centinaia di persone in fila in attesa per oltre due ore per l’acquisto de vassoio di pesce preparato dagli operatori. Ed anche quest’anno la situazione non è stata delle migliori, anzi, secondo i commenti raccolti tra i turisti, l’organizzazione sembra sia addirittura peggiorata.
Quest’anno il sindaco aveva annunciato in conferenza stampa il self-service dei vassoi per evitare preferenze ed altro che, puntualmente, ci sono state. Mentre in tanti erano in attesa davanti gli stand, molti vassoi carici di pesce appena cucinato e profumatissimi di scamponi, seppie ed altre bontà sono usciti dalle “retrovie” per approdare in alcuni tavoli poco distanti di autorità politiche arrivate per la speciale occasione. Ma c’è di più. Alcuni dipendenti del Comune si sono presentati con 40 biglietti ed hanno preteso la consegna immediata di tutti i vassoi che, anche in questo caso, andavano nelle tavolate allestite di lato mentre i turisti aspettavano da ore dopo aver pagato il biglietto.
I malumori, infatti, ad un certo punto sono degenerati. Alcune persone in attesa hanno iniziato ad alzare la voce chiedendo spiegazioni e si è rischiata la colluttazione. I turisti presenti, nel frattempo, hanno rincarato la dose esprimendo tutta la loro delusione per come si stava svolgendo la vendita. Ma il peggio è arrivato poco dopo. I vassoi consegnati agli utenti presentavano solo una tipologia di pesce perchè le migliori specialità erano purtroppo finite dopo le tante richieste arrivate dalle “retrovie” per cui chi aveva pagato si è ritrovato con il piatto pieno di merluzzi e basta mentre scamponi, seppie, calamari ed altro lo ha solo visto “sfilare” sotto il naso verso altre direzioni.
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Alcuni pensionati, poi, si sono lamentati della consegna dei vassoi senza pane con il biglietto pagato. Alle rimostranze, a rispondere, anche in malo modo, ci hanno pensato gli operatori alla cottura e preparazione dei vassoi. “Noi non possiamo moltiplicare il pane ed il pesce, se è finito è finito“. La risposta non si è fatta attendere: “ma io ho pagato come gli altri e voglio anche il pane. Dovevate pensarci prima e preparare delle scorte. Che razza di organizzazione è questa“. Dunque per alcuni la serata non è stata delle migliori, anzi è stata dominata dalla rabbia per la gestione della serata che ha presentato più di qualche pecca.
“Noi abbiamo pagato e siamo trattati in questo modo _ hanno dichiarato alcuni viaggiatori _ mentre i soliti notabili ed amici del posto hanno ottenuto tutto servito a puntino ai tavoli senza aver pagato proprio niente. Siamo alle solite. E meno male che quest’anno doveva essere diverso“. Ed invece non è stato meglio del passato. Anzi, secondo testimonianze dei presenti, è stato anche peggio delle ultime edizioni.
Sul fronte della sicurezza, invece, tutto è andato bene. Si è verificato poco prima delle 21 un incidente stradale su via Martiri della Resistenza. Un’automobilista ha tamponato una circolare urbana. Sul posto sono intervenuti i Vigili urbani. Nessuno si è ferito in maniera grave.
Proposta
Per il prossimo anno propongo all’amministrazione di organizzare una giornata della sagra del pesce, distinta dalle altre giornate,solo per i politici e loro accoliti, così si eviteranno queste inquietanti situazioni. Dimenticavo: per i politici e soci tutto tassativamente gratis! altrimenti che gusto ci sarebbe partecipare verrebbe meno il significato di “potente”.
…
Io il pesce lo mangerò fresco quando finirà il fermo pesca, una bella frittura genuina fresca e cucinata a regola d’arte senza fretta, senza aspettare e soprattutto senza vedere quelle solte faccie politiche che mi levano tra l’altro anche l’appetito. Quel giorno sarà per me la sagra del pesce, tutto il resto è solo CAOS…
POVERI TURISTI CHE HANNO SCELTO TERMOLI……..
Al primo punto di un’organizzazione seria ci deve essere l’esame delle manchevolezze, disservizi e malumori creatisi durante la stessa manifestazione tenutasi l’anno precedente, affinchè le stesse siano evitate. Sicuramente anche quest’anno si siano ripetute le solite furbate con corsie preferenziali nella distribuzione delle fritture. E’ giusto dare la precedenza a figure altamente istituzionali ma agevolare tutto il codazzo di parenti, amici, amici degli amici, autisti, lecchini, curiosi ed infiltrati….. è inaccettabile!
Mi auguro che gli organizzatori comprendano queste elementarissime regole che incidono negativamente nella riuscita dell’evento.
poveri noi
questa estate ho trovato una locandina che pubblicizzava una sagra a montenero con la partecipazione di Nduccio, nell’invito era scritto: è gradita la prenotazione, costo pietanza €10,00 (cuzzitilli con la ventricina). Ho telefonato e mi hanno detto che non era necessaria la prenotazione ma che sarebbe stato sufficiente presentarsi alle 20 e 30. Sono andato alle ore 20,00 e dopo un,ora e mezza di fila per pagare il biglietto mi è stato detto che i tavoli erano tutta occupati e che l’amministrazione comunale ne aveva prenotati ben sette per Consiglieri ed Assessori. Sabato ho partecipato alla sagra del pesce ho pagato 5 € a vassoio e dopo mezz’ora ho degustato con la mia famiglia dell’ottima frittura. La differenza tra quì e Montenero è che lì c’era qualche centinaia dfi persone e quì ne ho visto migliaia. A voi la concusione. Lamentarsi per il solo gusto di sparlare.
forse lucifero era uno dei politici presenti