Il Tribunale ha rinviato ad altro giudice il caso di maltrattamenti in famiglia di Termoli che ha visto come protagonista un pescatore

Il Tribunale di LarinoTERMOLI _ Arresti domiciliari per i due malviventi arrestati dal Gico di Campobasso la scorsa primavera per estorsione e minacce ai danni di un imprenditore edile di Termoli. Il Gup del Tribunale di Larino ha accolto la nuova istanza presentata dai difensori dei due imputati comparsi ieri l’altro per l’udienza preliminare. Assistiti dai propri avvocati di fiducia, i due hanno ottenuto il rito abbreviato.

Si tratta di M.V., giovane residente del Basso Molise e di un campano. Il penalista Giuseppe Mileti ha presentato richiesta di scarcerazione con confino in casa ed il Gup ha accolto l’istanza disponendo il trasferimento in appartamento. M.V. era detenuto a Larino mentre il campano, considerato il “leader” della banda, rinchiuso nell’istituto di Campobasso.

I due erano stati arrestati lo scorso marzo nell’ambito di una operazione del Gico di Campobasso volta a scongiurare infiltrazioni malavitose di stampo camorristico lungo la costa molisana. Il blitz è scattato nell’arco di breve tempo su denuncia dello stesso imprenditore termolese avvicinato improvvisamente dai due delinquenti. Questi avevano preteso soldi minacciando, in caso di mancato pagamento, ritorsioni a parenti, amici e danneggiamenti a cantieri ed attrezzature. Immediate le indagini seguite dalle Fiamme Gialle e coordinate dal Sostituto Procuratore di Larino Luca Venturi.

Sempre ieri si è tenuta un’altra udienza preliminare riferita ad un caso di maltrattamenti in famiglia perpetrato da un pescatore ai danni della moglie. Il gup davanti alla richiesta di rito abbreviato presentata dal penalista Giuseppe Mileti, ha rinviato il caso ad un altro giudice. L’udienza sarà fissata nei prossimi giorni.

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