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TERMOLI _ “Mi convincevano a spogliarmi ad ogni carta che tiravano fuori dal mazzo fino a restare completamente nuda in loro compagnia“. Queste le parole di una ragazzina davanti ai giudici del Tribunale di Larino che ha raccontato di essere stata palpeggiata pesantemente in un appartamento in un centro a pochi chilometri da Termoli da parte di un anziano del paese che conosceva da qualche tempo. Frasi pronunciate davanti al giudice di Larino che non potevano cadere nel silenzio e restare inascoltate. Ed infatti all’indomani della testimonianza shoc della minore, è scattato il processo a carico del pensionato residente in un paese vicino Termoli che si è aperto ieri a Larino, in Tribunale.

La ragazzina, all’epoca dei fatti dodicenne, oggi maggiorenne, è ancora una volta chiamata in causa anche se il giudice ha deciso di risparmiarle un nuovo ritorno nell’aula di giustizia per un’altra testimonianza. “Non dovevo dire nulla a mia madre altrimenti mi avrebbe sgridato e punito” aveva detto la ragazzina nella sua testimonianza, parole che hanno determinato l’apertura di un altro procedimento giudiziario per pedofilia sul pensionato all’indomani della sua assoluzione ottenuta proprio dalla pensatissima accusa di violenza sessuale su minore alla fine di 11 anni di udienze.

Ad un certo punto, non ce l’ho fatta più _ disse ancora l’adolescente _ ed ho confessato tutto“. Violenza sessuale su minore è ancora una volta l’accusa che pende per la seconda volta sul capo del pensionato con il “vizio” di allungare troppo le mani, chiamato a difendersi. Il suo avvocato di fiducia, il penalista Antonio De Michele si definisce fiducioso nel chiarimento della dinamica dei fatti rispetto al pesante capo di imputazione caduto nuovamente sul capo dell’ultrasettantenne.

La scabrosa vicenda fece discutere per mesi e mesi la popolazione del Basso Molise qualche anno fa allorquando l’inchiesta condotta dalla Polizia di Stato sul caso di pedofilia si concluse e scattarono le manette attorno ai polsi del pensionato. Con lei sul banco dei testimoni salirono anche i genitori. Momenti di grande tensione per la madre ed il padre, provati profondamente dalla brutta storia. La moglie dell’imputato, invece, lo ha difeso fino in fondo. La stessa, ascoltata, sottolineò la sua costante presenza in casa e la difficoltà del marito di scendere in garages e praticare i giochi proibiti tra cui quello con le carte di poker.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa