Tribunale di LarinoLARINO _ La inducono a giocare a “strip-poker” durante i pomeriggi lavorativi della madre fino ad abusare sessualmente della ragazzina più e più volte. Ma le “attenzioni” morbose condotte nel buio di un garage sarebbero proseguite anche con giochi erotici più pesanti. Protagonista di un nuovo processo per violenza sessuale su minore che si apre in Tribunale a Larino, un pensionato residente in un centro del Basso Molise a pochi chilometri da Termoli. L’anziano, oggi settantatreenne, assolto dalla pesantissima accusa di pedofilia a carico di due adolescenti dopo numerosi anni di battaglia in Tribunale e di un processo molto lungo e complesso, dovrà ora ripresentarsi davanti ai giudici per le nuove accuse di violenza sessuale che gli sono “piovute” addosso nel corso del precedente procedimento giudiziario conclusosi con il suo proscioglimento.

Fatti nuovi, non denunciati in prima battuta ma venuti a “galla” nel corso degli interrogatori di una delle “ragazzine”, oggi ventenne, che hanno determinato la formalizzazione di nuove accuse sul conto dell’anziano chiamato ora a rispondere anche di quei pomeriggi trascorsi ad “allungare le mani” sul corpo nudo della minorenne. Per il settantatrenne, dunque, si profila una nuova battaglia giudiziaria non meno importante della prima. I giudici, dunque, hanno proceduto spediti nella formalizzazione del nuovo capo di imputazione e la prima udienza si aprirà nelle prossime ore. I guai, di conseguenza, non sono ancora finiti per l’anziano mentre l’amico, processato e giudicato colpevole nel primo processo, non è stato menzionato in questi nuovi episodi.

A scoprire quanto accadeva tra l’anziano ed alcune ragazzine del paese vicino Termoli fu la Polizia di Stato nel 2004. Gli uomini della Questura di Campobasso a seguito di alcune segnalazioni iniziarono una serie di serrate indagini sfociate con l’arresto di due pensionati del posto all’epoca sessantacinquenni con il “vizio” di incontrarsi in garages con le adolescenti e trastullarsi in giochi proibiti che sono proseguiti per diverso tempo fino a quando non sono intervenuti gli agenti a bloccare il brutto “menage” pomeridiano e serale. Le ragazzine, sentite da assistenti sociali, confessarono quanto accadeva durante quelle ore in cui non c’erano i genitori. Da lì l’avvio del processo per pedofilia conclusosi con la condanna di uno dei due anziani e l’assoluzione dell’altro imputato che ora è imputato di un secondo procedimento. Una brutta storia quella accaduta in Basso Molise che ha sconvolto la comunità del paese.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

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