MONTECILFONE _ Si è tenuta a Roma, la settimana scorsa, la riunione dei segretari di circolo del Partito Democratico di tutta Italia. Era presente anche una delegazione del Molise tra cui il segretario cittadino di Montecilfone, Matteo Gissi, che ha preso la parola di fronte al segretario nazionale Pierluigi Bersani. Un discorso lungo e dettagliato, quello di Gissi, che ha messo in evidenza la distanza tra i cittadini, soffocati dai problemi di una crisi economica che non ha pari in Italia, e la politica che non riesce, almeno in questo frangente a dare risposte concrete agli italiani.

E’ in quest’ambito che si deve collocare il Partito Democratico. Un partito che deve tornare ad essere sempre più “forza trainante del centrosinistra. Il Partito Democratico – ha affermato Gissi – oggi come non mai è chiamato ad affrontare una scelta difficile e impegnativa, una scelta secondo alcuni coraggiosa, secondo altri azzardata, secondo me storica: quella di governare il nostro paese mettendo insieme una coalizione il più ampia possibile, cercando di far confluire anime, seppure distanti, vicine nelle esigenze e nei bisogni di cambiamento. Il Partito Democratico – ha continuato il segretario cittadino di Montecilfone – deve essere uno strumento capace di parlare alla gente, di capire e di farsi carico dei problemi della collettività, deve essere in grado di sostenere il peso della crescita politica e sociale di una comunità”.

Sotto la lente anche e soprattutto la situazione del Molise, una regione dove “oltre alla crisi mondiale, dobbiamo subire gli sperperi e gli sprechi del Governatore e della sua maggioranza di centrodestra dove la sanità, che rappresenta l’80% del bilancio della nostra regione, è ridotta al collasso, con il serio pericolo di far perdere l’autonomia regionale regionale ed il Governo non nomina un commissario che possa, in qualche modo, sanare i debiti. Questa – ha concluso il giovane segretario cittadino – Questa non è l’Italia che voleva Gramsci e neanche quella di DeGasperi, ma nemmeno il Paese che noi vogliamo, perché noi sogniamo un’Italia in forte crescita, protagonista in Europa, volano di crescita nel mediterraneo, che dia forza e dignità ai giovani, diritti alle donne ed ai lavoratori, serenità ai nostri anziani, ed è per questo che dico ai nostri dirigenti di impegnarsi con tutte le loro forze a raggiungere tutti questi obiettivi. Adesso un vento nuovo soffia su di noi, non possiamo rimanere indietro, dobbiamo avere coraggio e cogliere l’attimo, dare il massimo di noi stessi e provarci fino in fondo”.

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