LARINO _ A distanza di cinque mesi dalla calamità naturale che il 24 luglio scorso ha colpito 6 comuni del Basso Molise Mafalda, Palata, Tavenna, Rotello, Larino e S. Croce di Magliano, nessuna risposta operativa ed economica è stata data dal Governo nazionale e regionale ai cittadini, alle aziende agricole e alle amministrazioni locali colpite dalla tromba d’aria.

Alla dichiarazione dello stato di calamità decretata ai sensi della legge n. 225 del 1992 dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 ottobre, non hanno fatto seguito azioni risarcitorie da parte del Governo nazionale che ha inteso non introdurre nel DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2010, n. 225 cosiddetto “milleproroghe” le somme necessarie per garantire interventi pubblici in favore delle centinaia di famiglie che hanno avuto danni a fabbricati e cose insieme alle aziende agricole e alle stesse amministrazioni locali che hanno dovuto anticipare i fondi per i primi interventi.

All’immobilismo del Governo nazionale si aggiunge quello del Governo Regionale che ha respinto nelle more dell’approvazione della Legge Finanziaria e del Bilancio di Previsione Regionale per il 2011 l’emendamento presentato dai Consiglieri regionali Michele Pangia e Michele Petraroia che individuava una posta di bilancio certa e un upb precisa per finanziare con 6 milioni di euro i risarcimenti.

I circoli PD dei comuni interessati esprimono forte rammarico per quanto accaduto e stigmatizzano l’operato del Governo nazionale e regionale che dimostrano nei fatti di non volersi far carico dei disagi subiti dai cittadini e dalle amministrazioni locali.

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