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TERMOLI _ Prorogata di un mese la chiusura dell’emodinamica al San Timoteo di Termoli. All’indomani della consegna delle oltre 6 mila firme in Prefettura a Campobasso da parte dei vertici dell’Associazione Cuore Molisano, protagonisti dello sciopero della fame durato una intera settimana, i cardiopatici del Basso Molise hanno ottenuto un primo risultato. Il servizio ospedaliero riferito ai malati di cuore non chiuderà il 31 dicembre ma il prossimo 31 gennaio 2013. L’Asrem ha previto lo slittamento del taglio dell’attività al San Timoteo di 30 giorni.

Praticamente dal primo febbario l’emodinamica chiuderà i battenti alle 14 del pomeriggio di ogni giorno. Per gli infartuati che avranno la sfortunata di essere colti da malore improvviso nel pomeriggio, la strada della salvezza sarà lunga in quanto dovranno essere trasferiti per le cure del caso al Cardarelli di Campobasso con un notevole aumento del rischio per i pazienti chiamati a sopportare 80 chilometri di strada in condizioni psico-fisiche molto compromesse e costringendo gli specialisti a cure molto più pesanti con farmaci più invasivi.

“Abbiamo vinto la prima battaglia ma non ci fermeremo certo qui – hanno dichiarato il presidente Liberato Di Felice e i componenti il direttivo Giovanni D’Aniello e Mario Ferrazzano -. Andremo avanti nella nostra protesta fino a quanto le nostre ragioni non saranno ascoltate fino in fono. Per noi è questine di vita o di morte. L’emodinamica al San Timoteo è il nostro punto di riferimento e non può chiudere il primo pomeriggio lasciandoci a piedi per il resto della giornata”.

I tre, affetti da patologie al cuore, hanno rischiato grosso nella loro singolare manifestazione di dissenso condotta la scorsa settimana. La petizione depositata al Palazzo del Governo, sarà consegnata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano già la prossima settimana. Di Felice attende con ansia una risposta da parte del Capo dello Stato che fino a questo momento ha sempre dato risposta alle missive a lui rivolte.

“Siamo certi che Napolitano è sensibile a tali problematiche e non ci farà attendere troppo tempo prima di una sua replica”. Alla sottoscrizione popolare hanno aderito giovani ed anziani oltre a tutto il San Timoteo tra degenti, familiari, medici, infermieri e personale ausiliario. La mobilitazione è stata imponente e la risposta è stata altrettanto significativa. “In una settimana la raccolta di 6.100 firme è sicuramente un dato importante _ ha concluso Di Felice _ La gente ci è vicina perchè ha capito la gravità dei progetti del Commissario Basso e tutti sono contrari a tale proposta”.

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