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Giorgio SprocattiTERMOLI _ Ero venuto all’incontro di Venerdì 03 Luglio, in veste di portavoce della categoria dei ristoratori, ed in quella sede avrei dovuto illustrarvi le nostre rimostranze in merito all’operato della sua amministrazione. Questo mi è stato impedito.

Non per colpa del primo cittadino e dei suoi assessori, né tanto meno dai presenti, ma dal mio carattere impulsivo a volte troppo. Per questo chiedo pubblicamente scusa al Sindaco, alla categoria che dovevo rappresentare e a tutti i presenti, compresi assessori e organi d’informazione. Scuse a parte, doverose e sentite, la ragione di questo intervento risiede nella diversa lettura dell’esito del confronto.

Leggiamo la soddisfazione dei presidenti di confcommercio, confturismo e federalberghi, sull’ipotesi che lei possa prendere in considerazione la sospensione delle attività, richieste dalle suddette organizzazioni in occasione dell’incontro di Venerdì, soprattutto in riferimento alla chiusura del corso nazionale, ma questa purtroppo, rimane solo un’ipotesi, in quando, alcuni settori dell’amministrazione si stanno attivando proprio nella direzione opposta.

Onde evitare malintesi, ribadisco quello che avrei dovuto illustrare nell’incontro del tre luglio scorso:

1) sospensione di tutte le attività inerenti al traffico, alla viabilità e al piano sosta;

Quel che interessa non è il modo con cui vengono posizionati gli stalli, ma il numero complessivo dei parcheggi a disposizione degli automobilisti. Più ce ne sarebbero, meglio respirerebbe la città, più introiti e meno ingorghi si avrebbero e migliorerebbe anche la sicurezza della circolazione, sia veicolare che pedonale. Quest’ultimo è un punto focale: oggi chi scende dall’auto si trova direttamente a confluire su di una carreggiata stradale ad alta densità di traffico, dove auto, motocicli, furgoni e autobus non danno tregua. Quindi i ristoratori ribadiscono il loro NO alla chiusura del corso nazionale. Questa ipotesi sarà presa in  considerazione dalla nostra categoria solo quando la sua amministrazione sarà in grado di aumentare considerevolmente i posti macchina in centro, e solo in quel caso.
 

2)Sospendere le attuazioni di nuovi piani sull’occupazione del suolo pubblico e sui dehor, impossibile da recepire in questa fase dell’estate, salvo danneggiare irrimediabilmente la nostra attuale condizione di imprenditori dell’accoglienza.
 

3) Risolvere urgentemente i problemi legati all’immondizia, che persistono in alcune zone, nonostante l’aumento del numero dei ritiri per i rifiuti secchi e la plastica, peraltro avvenuto con tre settimane di ritardo rispetto a quanto promessoci. L’assessore Lattanzi, è informata di ogni aspetto della vicenda, deve solo attivarsi, così come dovrebbe farlo Lei, poiché la ditta che si occupa della differenziata porta a porta operi senza lasciarsi alle spalle strisce maleodoranti di liquame e scie di rifiuti che cadono dai mezzi. D’altronde se vogliamo far diventare Termoli un salotto, l’igiene urbana sarà un argomento di fondamentale importanza.

 

Le chiediamo un giro di vite che sino a settembre possa permettere a chiunque di considerare Termoli e i suoi richiami naturalistici e ricreativi un’oasi sul mare Adriatico, un’isola felice, non un gulag opprimente, seppur baciato dalle onde e dal sole. 

Il turista vuole uscire dalla quotidianità, divertirsi, entusiasmarsi, anche facendo due salti, degustare del buon cibo e qualche buon cocktail sulla spiaggia, ma soprattutto godersi il mare in tutte le sue sfaccettature, senza se, senza ma e soprattutto senza perchè, d’altronde, sarebbe la stessa identica cosa che la maggior parte di noi farebbe andando in vacanza. Musica e divertimento non fanno certo più rumore dei camion della nettezza urbana, che girano di notte, nelle ore più impensabili, trasbordando rifiuti sotto le abitazioni. Se per una migliore efficienza del sistema di raccolta siamo disposti a tollerare questo inquinamento acustico, altrettanto dovrebbe fare Lei e tutti coloro che non volessero trasformare il centro storico e non solo in un quartiere dormitorio, come già accade per molti mesi all’anno nella periferia
 

Signor Sindaco la città va preparata a cambiamenti radicali, ma con la gradualità dei tempi e la condivisione di fondo dei progetti. Gli operatori commerciali investono a loro rischio, spesso indebitandosi, pur in un mercato frenato dalla crisi e devono avere certezze e non sorprese.

 

Gli assessori Lattanzi, Marino, Caruso e Biondi riceveranno a giorni l’elenco dei ristoratori, che rappresenteranno in fase di concertazione, le rispettive zone d’utenza,Termoli è una città complessa, ed ogni area ha le sue problematiche che richiedono soluzioni specifiche. Vogliamo migliorare questa città, ma per farlo dobbiamo impegnarci al massimo e, soprattutto, tutti insieme. Ciascuno per le proprie quote di competenza e responsabilità, oltre che nel rispetto e nella collaborazione reciproca.

Richiesta per l’assessore Lattanti, cortesemente può dotare anche le traverse del corso di cestini per la raccolta dei rifiuti. Grazie

Cordiali Saluti
Giorgio Sprocatti
(portavoce dei ristoratori)
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4 Commenti

  1. MI MERAVIGLIA CHE IL SIGNOR SPROCATTI SI FACCIA PORTAVOCE DEI RISTORATORI…PRIMA DI PARLARE HA INTERPELLATO I RISTORATORI DI TERMOLI? …O PERCHE’ E’ ISCRITTO AD UNA CATEGORIA COMMERCIALE SI CREDE DI PARLARE PER TUTTI….IO CHIEDO AL SIGNOR SPROCATTI QUANTI ISCRITTI RISTORATORI HA NELLA SUA ASSOCIAZIONE, DAI CONTI DA ME FATTI MENO DEL 10 PER CENTO, E ALLORA PERCHE’ I SUOI PROBLEMI PERSONALI CON UNA AMMINISTRAZIONE DI CENTROSINISTRA LI DEVE FAR DIVENTARE PROBLEMI DI TUTTI I RISTORATORI.
    DA RISTORATORE DECENNALE CHIEDO AL SINDACO DI FARE UN QUESTIONARIO, DOVE VENGONO ELENCATI I PRESUNTI PROBLEMI DEI RISTORATORI, E INVIARLO AI RISTORATORI PERSONALMENTE, DOPO SE SI HA UNA CERTA PARTECIPAZIONE SU UN DETERMINATO PROBLEMA SI CONVOCANO I RISTORATORI, MA NON TRAMITE LE ASSOCIAZIONI MA INVITATI PERSONALMENTE, E’ FACILE VISTO CHE A TERMOLI NE SONO MENO DI 90, DOPO “DICHE'” SI PUO’ DISCUTERE …