TERMOLI _ Nella settimana scorsa, a ridosso dell’ accredito della busta paga, ai lavoratori Fiat iscritti alla Fiom Cgil è stata recapitata una raccomandata da parte della Direzione Aziendale a firma del Sign. Viggiano Antonio, con la quale si comunicava, a seguito del decreto del Tribunale di Larino del 23 aprile 2012, il mancato pagamento di alcune voci retributive che si aggirano intorno ai 250€ mensili, relative alle varie integrazioni salariali derivanti dalla contrattazione di secondo livello.
A nostro avviso il comportamento dell’Azienda rispetto a quanto accaduto è frutto di una interpretazione unilaterale, strumentale e pretestuosa del decreto. Siamo di fronte ad un attacco senza precedenti ai diritti e alla libertà dei lavoratori. E’ evidente che è stato messo in atto, nei confronti di quei lavoratori che con dignità e coraggio hanno scelto di rimanere iscritti alla Fiom, il ricatto economico. E’ vergognoso che nel tentativo di cancellare il sindacato che dissente, non si siano fatti scrupolo di sottrarre parte del salario indispensabile al sostentamento dei Lavoratori e delle loro famiglie in un momento di crisi economica così grave.
Riteniamo che tutto ciò non debba avvenire in uno Stato di diritto e democratico, fondato sulla Costituzione nata dalla Resistenza al Fascismo. Per questo motivo la Fiom e i suoi iscritti rivendicano l’intervento delle istituzione e della classe politica contro l’ennesimo atto intimidatorio e discriminatorio messo in atto dalla Fiat. La Fiom ha già predisposto le azioni legali per contrastare il provvedimento ignobile della Direzione Fiat come descritto nella nota allegata in seguito ed inviata a Fiat. Ha convocato un’ assemblea di tutti gli iscritti per Sabato 9 giugno ’12 con la presenza dei legali e della Fiom nazionale e si riserva tutte le azioni a livello nazionale e territoriale che riterrà opportune.
Fiom Cgil Regione Molise