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TERMOLI _ “Fiat ha strumentalizzato la sentenza del Tribunale di Larino sul contratto di lavoro del 2008″. Lo afferma chiaramente Michele De Palma, responsabile auto della Fiom-Cgil a conclusione dell’assemblea con gli operai dello stabilimento adriatico.

L’applicazione della sentenza del Tribunale di Larino ha un chiaro carattere antisindacale e discriminatorio – ha spiegato – Quella di Larino e’ stata l’unica sentenza che ha determinato l’ultrattivita’ del contratto nazionale del 2008. Sono ulteriormente preoccupato per il comportamento che Fiat ha dato con la lettera agli iscritti alla Fiom perche’ sembra voler dire che e’ colpa della Fiom e della sentenza del Tribunale che i lavoratori prendono meno salario, questo e’ inaccettabile. C’e’ un utilizzo strumentale e discriminatorio della sentenza da parte di Fiat”.

Lo stabilimento Fiat di Termoli ha bisogno di nuovi investimenti per il rilancio e nuovi modelli da produrre. E’ quanto afferma il responsabile nazionale auto della Fiom-Cgil che polemizza con i vertici nazionali della casa automobilistica torinese per i mancati investimenti annunciati anche con il progetto ”Fabbrica Italia” che non e’ stato ancora attuato, per la mancata messa in campo di nuovi modelli di auto senza i quali, per il sindacato, risulta difficile invertire il trend negativo. La Fiat, secondo quanto dichiarato da De Palma, ha registrato un calo nelle vendite del 17,9 per cento.

Sarebbe molto utile che anche le altre organizzazioni si occupassero del futuro dello stabilimento Fiat di Termoli. I lavoratori vivono in una situazione di paura – ha dichiarato il sindacalista – Sono state annunciate ulteriori casse integrazioni in altri 2 stabilimenti in Italia: cassa integrazione per riorganizzazione e ristrutturazione a Cassino ed Avellino. Chiuso lo stabilimento di Termini Imerese, chiuso lo stabilimento dell’Irisbus, cig in tutti gli altri stabilimenti. Noi vogliamo capire che fine hanno fatto i piani di investimento sugli stabilimenti italiani. Avevano spiegato che con il contratto specifico ci sarebbe stata la certezza del lavoro, con il contratto specifico non c’e’ la certezza del lavoro e sono peggiorate le condizioni di lavoro”.

Ripercussioni negative ci saranno anche per alcune imprese molisane che rientrano nell’indotto della Fiat come la Proma e la Sata sud, entrambe di Pozzilli (Isernia), aziende che realizzano dei semilavorati.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa