TERMOLI – La FIOM Molise, anch’essa al fianco degli operai di Terni e di ogni lavoratore che in questo momento vede vacillare il proprio posto di lavoro e, con esso, la speranza di una vita libera e dignitosa per sé e per la propria famiglia, condanna i fatti di Roma e l’uso di ogni violenza sui lavoratori, violenza che, se non è stata frutto di un preciso ordine, è stata in ogni caso ingenerata dal clima creato da questo Governo, con le annunciate riforme a danno dei diritti dei lavoratori, e dalle dichiarazioni guerrafondaie e pericolose del Presidente del Consiglio, che ha spesso asserito che non si sarebbe fermato davanti a niente e che sarebbe andato avanti su tutto poiché serviva “un cambiamento violento” (parole testuali).
Ebbene la FIOM Molise ricorda a Matteo Renzi il significato della parola “democrazia” e quello della parola “dittatura” e lo invita a tornare sui libri di storia, poiché forse sta commettendo errori commessi da altri in passato e che hanno condotto il nostro Paese nel baratro. Per tutti questi motivi, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, ai dirigenti sindacali e ai delegati aggrediti, la FIOM MOLISE invita i lavoratori ad essere uniti in questa lotta e a partecipare allo sciopero generale indetto dalla FIOM al 14 novembre a Milano (per il Nord) e al 21 novembre a Napoli (per il Sud) e a non lasciarsi sconfiggere dalla rassegnazione o dalla paura, perché è proprio quello che vogliono, preannunciando che la scrivente organizzazione sindacale utilizzerà ogni mezzo lecito e democratico per contrastare l’ingiustizia delle azioni e dei provvedimenti del Governo dannosi per la classe lavoratrice.
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