L’Assessore Leone punta il dito contro la “Gestione Greco”. Al vaglio di amministrazione Di Brino il deflusso dei reflui verso depuratore del Cosib. Sarà alleggerito Depuratore porto con impianto di sollevamento verso depuratore comunale di Pantano Basso

Luigi Leone
TERMOLI _ “Le scelte politiche sul depuratore di Termoli sono state scellerate e sbagliate”. Lo denunciano alcuni professionisti della città all’indomani dell’avvio della realizzazione di un nuovo impianto in contrada Sinarca voluto dalla scorsa amministrazione comunale accusata di: “aver avuto la possibilità di liberare Termoli dai depuratori tra cui quello ubicato sotto il centro storico che notoriamente è sovradimensionato e funziona male convogliando tutti i liquami al Nucleo industriale e non è stato fatto. Si sono preferiti più depuratori in vari quartieri della città“. Dello stesso avviso l’Assessore comunale all’Ambiente Luigi Leone che rilancia le accuse.

Dell’impianto già appaltato in Contrada Sinarca voluto dalla Giunta Greco sarà realizzato solo il primo lotto per cui sarà sufficiente per 12.500 utenze circa questo per evitare di creare un impatto ambientale in una zona come quella nord ad alta valenza turistica _ ha detto Leone _ mentre con un impianto di sollevamento saranno convogliate le acque nere dalla zona di Rio-vivo verso il terzo depuratore comunale di Pantano Basso alleggerendo così quello del centro. Oggi siamo obbligati a questa scelta ma qualche anno fa si sarebbe potuto convogliare tutto verso il polo industriale evitando così di intasare di depuratori i vari quartieri della città”.

L’Amministrazione Di Brino, inoltre, non esclude di poter rivolgersi all’impianto del Consorzio industriale per la depurazione dei liquami termolesi. “E’ in fase di valutazione anche questa ipotesi _ha confermato l’Assessore comunale ai Lavori Pubblici Luigi Turdò _ ma dopo aver studiato bene l’intera problematica decideremo. Ora è ancora prematuro”.

La polemica, però, resta. Un noto architetto della città punta il dito contro la Giunta Greco perchè: “aveva la possibilità di risolvere a monte il problema e non lo ha fatto preferendo la costruzione di un nuovo depuratore al Sinarca osteggiato sin da subito dai residenti del posto. E’ stata una scelta scellerata. La proposta di un solo impianto da allocare nell’area industriale all’epoca fu fatta ma fummo sbattuti fuori”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa