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TERMOLI _ Su 320 mila residenti il Molise conta 63.558 persone con più di 65 anni e 7 mila unità con oltre 85 anni. In regione ci sono 1.500 famiglie con un portatore di handicap, gli extracomunitari presenti si stimano in 10 mila unità di cui n. 985 studenti e n. 7.763 lavoratori. Secondo i dati ISTAT una famiglia molisana su quattro vive sotto la soglia di povertà e sono in crescita i consumi di droghe e alcolici.
I non autosufficienti sono privi di norme di riferimento ed i diversamente abili da anni si battono senza successo per la Vita Indipendente un principio sancito da una legge dello Stato, la 162/98, che da noi non esplica effetti. In un simile contesto il nuovo Piano Sociale Triennale 2009-2011 pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 12 del 1 giugno scorso stenta ad avviarsi. Lunedì alle 16.30 si terrà un incontro illustrativo a Campobasso ma la pianificazione è sostanzialmente ferma sia per i contenuti di un documento molto stringato e privo di dati e riferimenti essenziali, e sia per i ritardi attuativi della Giunta amplificati dai trascinamenti della vecchia programmazione di settore. In questi giorni si rischia la paralisi amministrativa tra le gare indette per la proroga di servizi fondamentali quali l’assistenza domiciliare agli anziani fatte dai vecchi Ambiti di Zona che non esistono più perché i Distretti sono stati ridotti a sette in coincidenza con quelli sanitari.

Può un Ambito che non esiste più continuare a indire gare e amministrare risorse pubbliche per i servizi sociali ? Il caos che si è determinato dimostra l’approssimazione con cui la Giunta Regionale gestisce attività così delicate per migliaia di molisani in difficoltà e fa il paio con la stessa confusione che scontano le Comunità Montane ( impossibilitate a redigere i bilanci ) o i problemi del servizio antincendio denunciato dai sindacati in queste ore.

E’ pur vero che grazie ad una legge del 2007 varata dal Governo Prodi 1,3 milioni di pensionati italiani al minimo riceveranno il 10 luglio 380 euro di una-tantum nel mentre si spera che ai 500 mila che hanno già ricevuto la social card di 40 euro mensili si possano aggiungere anche gli altri 800 mila pensionati poveri aventi diritto. Ma è opportuno adoperarsi per evitare che gli unici sollievi concreti per gli anziani molisani vengano da misure nazionali con l’aggravante di sentirsi pure le pubblicità televisive che la Regione è al tuo fianco e sembra che sulla carta ci siano una molteplicità di interventi. Forse, terminate le elezioni, vinta la partita, potrebbero essere ridotti gli spot pubblicitari sul sociale e cominciare a avviare il nuovo Piano 2009-2011 senza che si registrino interruzioni di servizio per problemi burocratici connessi alla superficialità della Giunta Iorio.

                                                                                                                                        Michele Petraroia

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