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Nicola Di Michele, oggi ripercorre le tappe di questa brutta vicenda:
“Già nel 2015 abbiamo denunciato il cattivo funzionamento del depuratore del porto di Termoli. Nel 2016 abbiamo fatto i campionamenti con i soldi dei cittadini e siamo stati chamati dall’assesore Gallo in consiglio comunale sciacalli. Nel 2017 siamo stati denunciati per procurato allarme da alcuni balneatori tra cui Domenico Venditti del Sib Molise”. Non fa sconti a nessuno Di Michele che, oggi, punta il dito contro coloro che hanno inveito addosso all’attività dei pentastellati della città.
“Già nel 2015 abbiamo denunciato il cattivo funzionamento del depuratore del porto di Termoli. Nel 2016 abbiamo fatto i campionamenti con i soldi dei cittadini e siamo stati chamati dall’assesore Gallo in consiglio comunale sciacalli. Nel 2017 siamo stati denunciati per procurato allarme da alcuni balneatori tra cui Domenico Venditti del Sib Molise”. Non fa sconti a nessuno Di Michele che, oggi, punta il dito contro coloro che hanno inveito addosso all’attività dei pentastellati della città.
Era il 7 maggio del 2016 quando anche il senatore di Vasto Gianluca Castaldi arrivò a Termoli sul depuratore in occasione dell’installazione di una bandiera marrone vicino l’area della fuoriuscita dei liquami in mare, nei pressi della passeggiata dei Trabucchi.
“Come mai ad 1 anno dalla sostituzione della conduttura costata 100 mila euro, questa si rompe di nuovo. La magistratura inquirente ha fatto il suo dovere – ha proseguito Di Michele -.Su questa vicenda feci un esposto nel 2016 direttamente in Procura a Larino ed un altro fu effettuato dalla Capitaneria di Porto”.
Le indagini da parte degli inquirenti sono scattate nel 2015 mentre il sequestro preventivo delle condotte sottomarine sono di fine novembre 2017 su richiesta del Procuratore capo La Rana, insediatosi da qualche settimana nell’ufficio inquirente del Tribunale frentano.