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TERMOLI – Colto da una sorta di raptus, aggredì una donna di mezz’età che passeggiava sulla spiaggia di Rio-Vivo a Termoli strappandole gli abiti e gettandola a terra nel tentativo di violentarla. Arrestato dalla Polizia poco dopo e condannato in primo grado a 3 anni di reclusione, oggi la Corte d’Appello di Campobasso ha confermato la sentenza del Tribunale di Larino a carico dell’aggressore, residente nel capoluogo. I fatti risalgono a giugno 2012.
Un mattino il giovane ha raggiunto alle spalle la cinquantenne mentre stava passeggiando cercando di farla sua contro la sua volontà. A fermare il campobassano prima che accadesse il peggio, una passante che lanciò l’allarme, subito raccolto dalla Polizia che fece scattare le manette.
Dal carcere di Larino dove l’uomo è rimasto per oltre un anno, ha scritto molte lettere alla donna chiedendole perdono ma la vittima, difesa dal penalista termolese Domenico Bruno, pur non avendo accettato le sue richieste, ha rinunciato al risarcimento danni che sarà devoluto ad un ente benefico. L’avvocato Bruno che assiste la donna, ha espresso soddisfazione per la decisione della sua cliente.