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Chieti vs Termoli 1 a 2CHIETI – Giornata serena ma battuta da un fastidioso scirocco allo stadio Angelini di Chieti, dove un Termoli motivato scende in campo con propositi bellicosi contro la squadra teatina. Il Chieti non gode di un buon momento societario: c’è vibrante contestazione contro la presidenza da parte della propria tifoseria, quest’ultima, infatti, diserta in massa l’incontro lasciando la curva neroverde desolata. Anche il Termoli -come ben sappiamo- ha vissuto giorni complicati, tuttavia una colorata e numerosa presenza di ultras giallorossi occupa la scomoda curva ospiti dello stadio teatino. Primo tempo ad alti ritmi da parte di entrambe le squadre, con un Termoli si spinge avanti più convintamente. Il tridente schierato dal CT Marcello Casu con Ragatzu-Di Matera-Santoro rende subito l’idea di una squadra a trazione offensiva. Le violente raffiche di vento, purtroppo, pregiudicano non poco gli schemi di gioco e le azioni in campo. Le prime occasioni vengono dai molisani con l’attaccante sardo Ragatzu che in un paio di occasioni, prima di piede e poi di testa, impegna il portiere teatino Placidi. Successivamente è Di Matera a trovare la via della porta con un gran bolide dal limite che però viene bloccato con sicurezza dal portiere neroverde. Da parte dei teatini, è il “folletto” Esposito (ex giallorosso di San Martino in Pensilis) di tanto in tanto a creare scompiglio tra la difesa termolese con le sue rapide giocate e i suoi dribbling che fortunatamente per noi non trovano conclusione, lasciando il portiere Marconato, invero, abbastanza inoperoso. Ma proprio quando da un momento all’altro si attendeva la marcatura giallorossa, proprio alla mezz’ora, arriva la beffa. Su punizione in favore dei padroni di casa Esposito pennella una punizione dalla tre quarti verso l’area che viene malamente intercettata da Falco, favorendo involontariamente l’inserimento sottoporta del capitano teatino Maschio che batte sicuro a rete. Il Chieti va così in vantaggio.

Il Termoli reagisce alla marcatura buttandosi avanti generosamente alla riconquista del pareggio. E’ l’onnipresente Di Matera, dopo un dribbling stretto sulla linea di fondo avversaria, a provare una conclusione tanto velenosa quanto impossibile, respinta di piede dal portiere neroverde Placidi. Poco dopo è invece Santoro a tentare la conclusione da fuori area e a sfiorare il palo alla destra di Placidi. Al 40′ forse l’occasione più nitida per i giallorossi, con l’instancabile Santoro che serve basso da destra per Ragatzu solo davanti alla porta, ma colpisce male la sfera che vola sopra la traversa. Subito dopo l’episodio che maggiormente pregiudica la gara del Chieti: viene espulso Prinari per reazione su Di Matera a gioco fermo. Il Chieti resta così in dieci. Poco dopo si va negli spogliatoi.

Nella ripresa è subito il Termoli a presentarsi sottoporta con Di Matera, Placidi riesce a parare la sfera. Poco dopo sono i teatini a rendersi pericolosi con Girone Maxime che si invola sulla fascia e serve Broso che tira prontamente a rete. Marconato respinge miracolosamente la sfera con i piedi. Al quarto d’ora della ripresa arriva la svolta. Il portiere Placidi blocca la sfera in area dopo l’assist del proprio difensore, l’arbitro Catucci di Foggia decreta punizione in area di seconda in favore del Termoli. Di Matera tocca per Ragatzu che fionda una “sciabolata” alla destra di Placidi che non può nulla. Il Termoli pareggia meritatamente i conti. Il Chieti cerca di reagire, ma la partita si mantiene sostanzialmente equilibrata, con giocate da ambo le parti, prevalentemente a centrocampo. Il fantasista Esposito è quello che si rende maggiormente pericoloso con le sue giocate e i suoi dribbling prolungati verso il limite dell’area, mettendo a dura prova la difesa giallorossa, ma non riesce a impensierire Marconato. Si avvicina il 40′ quando avviene l’episodio che decide la partita: Santoro serve Ragatzu da solo in area di rigore, l’attaccante viene trattenuto a terra. Per l’arbitro, a due passi dall’azione, è rigore. S’incarica Di Matera della battuta che realizza freddamente alla destra dello spiazzato Placidi. Esplode la gioia incontenibile della squadra e degli ultras giallorossi.

Il Chieti tenta di reagire, ma il risultato ormai non cambierà. Il Termoli così espugna lo stadio Angelini e conquista la seconda vittoria consecutiva. Risultato importantissimo, per la classifica e per il morale, soprattutto dopo le perigliose vicissitudini societarie e alla vigilia del sentito derby contro il Campobasso. Calarco, dunque, incurante di critiche e dimissioni, va avanti per la sua strada, come aveva promesso. All’uscita dei cancelli dello stadio Angelini notiamo una folta delegazione di Ultras neroverdi che contestano aspramente la presidenza del Chieti e ne invocano le dimissioni al grido di “Via la camorra da Chieti!”. All’improvviso, inspiegabilmente, ci assale la stupita sensazione di un qualcosa di già visto, una sorta di dejà vù…


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