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Domenico Bruno
Domenico Bruno
TERMOLI _ ”E’ necessaria una mobilitazione generale per salvare il Tribunale di Termoli”. Lo ha dichiarato il penalista termolese Domenico Bruno, componente del Coordinamento nazionale dei Tribunali minori riunitosi ieri mattina a Roma per valutare il progetto del Governo Monti di tagliare le sedi periferiche di tutti i palazzi di giustizia del Paese, in tutto circa 130. ”L’intento c’e’ – ha spiegato l’avvocato Bruno -. Il Ministro e’ intenzionato con una legge delega a sopprimere le sedi distaccate entro il prossimo mese di giugno. Per la metà del mese prossimo il Governo potrebbe riuscire ad ottenere l’approvazione della legge.

L’Assemblea nel corso della seduta di oggi (ieri ndr), ha deciso di impugnare gli atti normativi ed ha affidato tale compito ad un costituzionalista che dovra’ studiare l’intera problematica e preparare l’azione legale. Naturalmente e’ importante in questo momento cosi’ delicato che gli amministratori di Termoli e del Molise cosi’ come i politici si mobilitino per protestare contro questa decisione a sostegno del ruolo di Termoli rivendicando l’importanza degli uffici giudiziari in citta”’. Secondo il legale termolese, la situazione di Termoli è differente da altre realtà. Lungo la costa molisana esiste un solo presidio giudiario che è quello di Termoli, non altri. Il Tribunale cittadino, comunque, non e’ scontato che verrebbe accorpato alla sede di Larino ma potrebbe essere annesso ad altri Tribunali di centri limitrofi come Vasto.

”Non e’ ancora chiara la normativa che e’ in fase di preparazione _ ha proseguito Bruno _ per cui in attesa di maggiori delucidazioni e’ determinante manifestare contro. Dobbiamo difendere a tutti i costi gli uffici giudiziari del posto e contrastare il progetto del Governo che non è ancora stato attuato ma in fase di preparazione”.

L’avvocato Bruno ha coinvolto anche il “leader” dell’Idv Antonio Di Pietro informandolo di quanto sta accadendo ai danni del palazzo di giustizia locale. “Mi auguro che i politici locali faranno sentire forte la loro voce” ha concluso il penalista termolese intenzionato, insieme ad altri colleghi del litorale, a contrastare fino in fondo il programma ministeriale.