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L'Assessore al Bilancio Annibale CiarnielloTERMOLI – La mozione di Ciarniello sul Tribunale di Termoli rinviata in commissione e tornerà solo successivamente in consiglio comunale mentre la mozione di Mottola sulla perimetrazione degli edifici abusivi nell’ambito del Piano casa per mancanza del numero legale è stata respinta. Di fatto anche questa sera si è “servito” un nulla di fatto in consiglio comunale a Termoli riunito in seconda convocazione. Dopo la brutta fiura di ieri sera rimediata dall’assemblea per la mancanza di numero legale per le troppe assenze tra le fila della maggioranza che sarebbe dovuta trovarsi puntuale e compatta in sala consiliare per parlare della riapertura del Tribunale della città, questa sera si sono ritrovati sempre in pochi in sala consiliare.

Ancora una volta diversi consiglieri assenti e quelli che c’erano non partecipano al voto. Dunque l’ordine del giorno presentato dall’avvocato Annibale Ciarniello sulla questione Tribunale non sembra appassionare nè il centro destra e tantomeno il centro sinistra. Della serie: “del destino degli uffici giudiziari di Termoli non ci interessa proprio niente”.

Una vicenda che non sta mancando di amareggiare l’assessore comunale al bilancio Annibale Ciarniello che, nel presentare la mozione, pensava di poter giungere a riaprire il Tribunale e, soprattutto, che la problematica appassionasse consiglieri, avvocati e cittadini. Ed invece non sembra interessare più di tanto centro-destra, centro-sinstra nemmeno alcuni legali della città.

L’unica nota di colore dell’assemblea di questa sera è il battibecco tra Mottola e Francesco Roberti mentre Di Brino, con il suo intervento, cerca di pacificare gli animi annunciando il “benestare” della Corte dei conti al suo operato di amministratore e “ricucitore” dei conti comunali.

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1 commento

  1. Di Brino / MONTANO
    Mi riferiscono che il sindaco ha fatto riferimento ad alcune delibere del 2000 alle quali imputare i mali dell’urbanistica termolese, quali la cementificazione selvaggia del territorio e la pratica delle riqualificazioni. E’ una malcelata accusa politica verso il sindaco dell’epoca (Montano) e (sic!) e verso se stesso, assessore e componente della giunta?