Vaccaro (al centro) con i Pm di Larino
LARINO – “Seguendo quelle che sono le indicazioni che vengono dalla legislazione più recente, abbiamo messo in atto una strategia di intervento su tutti i reati che hanno uno scopo patrimoniale o che sono determinati da motivi di lucro che è quella di colpire anzitutto il patrimonio, cioè il lucro che deriva da questi illeciti penali”. Lo ha detto oggi, nel corso della conferenza stampa sull’operazione della Guardia di Finanza di Larino messa a segno a Guardialfiera inerente la ricostruzione post-sisma, il Procuratore capo di Larino Ludovico Vaccaro.

Per cui non è il primo caso questo di Guardialfiera – ha proseguito Vaccaro -. Questo è importante sia perchè riguarda la ricostruzione post-sisma, sia per l’entità delle somme sequestrate, parliamo di 1 milione 800 mila euro – ha proseguito Vaccaro -. Però in tanti altri casi, abbiamo attuato e stiamo attuando questa strategia che consiste nel sequestro, in particolare utilizzando lo strumento del sequestro per equivalente che è uno strumento oggi previsto per tutti i reati in materia fiscale e tributaria e, che consente di sequestrare somme corrispondenti a quella che è la somma evasa o il lucro derivante dal reato”.

Per quanto concerne la truffa messa in atto sulla ricostruzione post-sisma a Guardialiera, per la quale sono indagate 8 persone tra amministratori presenti e passati con la complicità di tecnici comunali ed esterni, Vaccaro spiega: “si tratta di illecita percezione di contributi per Peu per progetti che non rientravano nella classe A, che da diritto al contributi, per l’assenza di presupposti: in particolare la residenza dei soggetti beneficiari ed in un altro caso l’assenza di altra sistemazione nello stesso territorio. Riteniamo che in assenza di questi presupposti, queste somme di denaro non dovevano essere erogate e per cui le abbiamo bloccate prima che di fatto venissero erogate, presso l’Agenzia regionale di Protezione civile”.

Sono state attuate a Guardialfiera, quindi, false classificazioni dei progetti di classe A, risultati carenti dei presupposti essenziali, dei requisiti principali per essere inseriti nella priorità A. “C’è un’ordinanza commissariale del 2003 che disciplina la materia e prevede diversi interventi finalizzati a finanziare le unità lesionate dal sisma – ha dichiarato il tenente della Guardia di Finanza di Larino Zambito -. La fase iniziale passa dalla delimitazione del peu da parte del comune dell’unità immobiliare e da quelle contigue che vengono considerate come un unico complesso edilizio, successivamente si procede con un sottoprogetto in cui entra in gioco un tecnico esterno che si occupa delle perizie di stima e che valuta la sussistenza dei requisiti. Nei casi in oggetto sia il tecnico esterno che gli uffici comunali hanno convalidato il tutto”.

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