TERMOLI _ Stabilimento Fiat: tutto pronto per la produzione del nuovo “Fire” 8 e 16 valvole. Si tratta dell’evoluzione dell’attuale motore montato su varie auto sia Fiat che Lancia che sarà “sfornato” in serie a partire dalla primavera dall’impianto automobilistico termolese. E’, invece, previsto per l’estate 2011 l’assemblaggio del nuovo cambio c125 che insieme all’M40 rappresentano i prodotti “leader” di “Termoli II”. 

Dunque si prospettano tempi migliori di quelli attuali per la Fiat di Termoli dove, almeno per il momento, i sindacati sono fiduciosi circa l’aumento di commesse e lavorazioni anche a seguito del referendum di Mirafiori dove ha vinto il “si” e lo “spettro” della cassa integrazione guadagni sembra allontanarsi dall’orizzonte.

E’, sicuramente, fiducioso il segretario della Fim-Cisl Riccardo Mascolo il quale ha sottolineato l’importanza dell’investimento deciso dall’Amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne nel nord Italia ma che avranno ricadute positive anche per il Molise e non solo per la Fiat di Termoli. Anche l’indotto beneficerà del “circolo vituoso” che si andrebbe ad innescare. Un esempio tangibile è rappresentato dalle lavorazioni per la Fiat Panda che interesseranno anche lo stabilimento termolese e l’intero indotto.

Di conseguenza l’aumento di commesse riguarderà anche aziende molisane collegate all’impianto di Contrada Pantano Basso come la “Proma” di Venafro che realizza sedili. Fino ad oggi l’azienda automobilista termolese è riuscita a rimanere saldamente a “galla” grazie al settore cambi la cui produzione ha “tirato” per quasi tutto il 2010 permettendo il rinnovo di contratti interinali ed il contenimento della cassa integrazione.

Più colpito dalla cig, invece, il comparto motori che, soprattutto verso la fine del 2010, ha sofferto molto il calo di vendite di auto in Italia ed all’estero. In ogni caso la Fiat termolese ha dato man forte ad altri stabilimenti italiani del Gruppo più in crisi facendo lavorare per mesi operai arrivati dall’Abruzzo e da altre regioni d’Italia. Oggi si attesta come uno degli impianti più “in salute” della penisola. In fabbrica sono già iniziate le modifiche agli impianti per la produzione del nuovo cambio che sarà montato sulla nuova Lancia Y e su altre auto di media cilindrata e nei motori si è in fibrillazione per il nuovissimo “fire”.

Intanto si mantiene bassa la produzione del rivoluzionario propulsore “multi air”, un motore sofisticato montato attualmente sulla nuova 500 e sulla Lancia Delta ma piuttosto costoso e destinato in modo particolare al mercato americano.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa