CAMPOBASSO _ In riferimento alla vertenza San Stefar che si trascina da oltre un anno senza alcuna risoluzione e vista la nota allegata del 5 marzo 2009 a firma dei lavoratori del Centro di Campobasso, invito la Giunta Regionale a promuovere un tavolo istituzionale aperto alle organizzazioni sindacali, alla proprietà e al Direttore Generale dell’ASREM oltre i funzionari delle strutture assessorili responsabili per i servizi sanitari e sociali. Si pone un problema di continuità assistenziale ax-art. 32 della Costituzione e leggi connesse per circa 800 pazienti, solo nell’area di Campobasso, che necessitano delle seguenti prestazioni : riabilitazione neuromotoria, cardio-respiratoria, posturale, ortopedica, cognitiva, neuro-psicomotoria dell’età evolutiva, logopedia, ecc.. Interrompere le cure è un’omissione grave che prima di essere un ipotetico problema giudiziario è materia istituzionale che deve vedere impegnata la Regione a individuare una soluzione nell’interesse dei cittadini malati oltre che dei 50 dipendenti San Stefar di Campobasso.

Insieme agli uffici tecnici e amministrativi regionali vanno individuate le possibili risoluzioni della vertenza per garantire la continuità e l’efficienza del servizio a prescindere dalla disponibilità o meno della proprietà di San Stefar. La Regione ha un obbligo proprio di garantire le cure che è tenuta a rendere esigibile per i cittadini al di là dei comportamenti delle strutture accreditate private. Restare inermi per oltre un anno di fronte a una vicenda simile è stato un errore e se i disservizi si sono limitati lo si deve solo all’abnegazione dei lavoratori che hanno assicurato il servizio pur vantando diverse mensilità e recandosi a casa dei pazienti a proprie spese. Distinti saluti Michele Petraroia

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