CAMPOBASSO _ Nella mattinata di oggi gli assessori Velardi e Vitagliano, con il direttore generale Frangioni, hanno sottoscritto l’accordo con le società di trasporto locale ed evitato , perciò, l’incombente pericolo di una interruzione dei servizi. Le ditte di trasporto lamentavano il mancato pagamento da parte della Regione delle compensazioni mensili fin dallo scorso mese di luglio. Trovandosi nella impossibilità di continuare a garantire con risorse proprie l’approvvigionamento di gasolio e il pagamento degli stipendi hanno fatto ricorso al Prefetto di Campobasso per informarlo sulla possibilità di fermare il servizio.

Il Prefetto ha convocato le parti venerdì scorso, e dalla riunione è emerso l’impegno da parte della Regione di garantire con immediatezza il pagamento della mensilità di luglio e di trovare in tempi brevi la soluzione per garantire le risorse finanziarie alle ditte fino a dicembre. Questa mattina la Giunta ha adottato la delibera per il pagamento della mensilità di luglio , con l’intento di adottare,entro il 7 ottobre, un successivo atto idoneo a consentire alle ditte firmatarie del contratto con la Regione di vedere ristorata ogni loro spettanza. Sono stati, dunque, trovati gli strumenti finanziari per garantire agli operatori dei trasporti il pagamento delle compensazioni fino alla fine dell’anno.

Gli impegni reciproci sono stati sottoscritti in un protocollo d’intesa , con il quale le ditte di trasporto si sono impegnate a mettere da parte ogni forma di conflittualità sociale e di controversie giurisdizionali nei confronti della Regione, offrendo un gesto nel segno della collaborazione e della rinuncia ad una strategia di scontro frontale che è stata imboccata dal settore, ma che, come le stesse ditte hanno riconosciuto, in questa situazione di crisi non è certo foriera di positivi risultati. Le parti hanno manifestato viva soddisfazione per il risultato conseguito ed espresso l’auspicio che venga avviato un periodo di collaborazione , finalizzato ad evitare ogni tensione di tipo sociale e soprattutto a non scaricare sui lavoratori sacrifici che sarebbero oltremodo insopportabili.

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