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CAMPOBASSO _ Il segretario regionale del Pd, Danilo Leva, entra nel merito della legge finanziaria approvata l’altra mattina all’alba dopo una lunga seduta del Consiglio regionale. “Un Bilancio di previsione che lascia irrisolti tutti i nodi e tutti i problemi strutturali che questa regione conosce, che ‘nasconde’ abilmente con formule incomprensibili i tagli che non ci sono stati e non ci saranno mai, relativamente ai costi della politica e dell’apparato burocratico e di fatto distrugge il sistema locale dei trasporti.

Il Bilancio che illude centinaia di persone con promesse di stabilizzazione che però non potranno essere mantenute nemmeno questa volta, così come accadde per i medici del 118 a margine della scorsa tornata elettorale. Un documento che si ferma alle enunciazioni di principio e che di fatto non aiuterà il Molise e i molisani a guardare con fiducia al futuro di questa regione”. L’analisi del segretario regionale del Pd è impietosa e non può non partire dal settore più ‘martoriato’ dalla politica del Governo regionale, quello dei trasporti. Sull’argomento Danilo Leva si era già espresso nei giorni scorsi e oggi, a margine dello scorso Consiglio regionale, sottolinea come sia “incomprensibile l’irrigidimento della Giunta di Michele Iorio che non ha accolto nessuna proposta proveniente dall’assise e nemmeno la mitigazione del piano che Futuro e Libertà aveva portato all’attenzione dell’aula. Oltretutto, si tratta di tagli che ai più appaiono anche discriminatori perché colpiscono solo alcune ditte mentre lasciano invariate le condizioni per altre.

E’ più che fondata la preoccupazione dell’utenza e dei lavoratori e anche questa volta, come troppo spesso è accaduto nel corso di questi cinque anni di governo Iorio, il Consiglio regionale è stato esautorato da ogni sua funzione ed è diventato, nelle mani del governatore, uno sterile momento di ratifica di decisioni prese altrove, senza confronto e senza una logica costruttiva. La prova che quando si vuole si può fare tutto – continua ancora Leva – risiede nel fatto che nei trasporti su rotaia è stata istituita una nuova corsa che collegherà Isernia a Sesto Campano con un incomprensibile aggravio di spesa. Vorrei sottolineare come il 30% di chilometri in meno, così come approvato dal Consiglio, non significa riduzione del 30% dei costi.

Quindi si rischia di non risolvere il problema. La logica è solo quella di ridimensionare servizi e posti di lavoro, purtroppo, con tutte le conseguenze che sono facilmente intuibili”. In merito alla norma che introduce la stabilizzazione del personale precario contenuta nell’articolo 31, il segretario regionale del Pd non ha dubbi: “si tratta della più classica delle operazioni preelettorali del presidente Iorio che continua ad illudere centinaia di precari con promesse di assunzioni a tempo indeterminato pur non avendo alcuna copertura finanziaria. Ricordo che l’apparato amministrativo della Regione Molise, uno dei più elefantiaci in Italia a fronte anche di regioni con un numero di abitanti maggiore, costa ai cittadini 72 milioni l’anno circa. Quasi mille i dipendenti pubblici che solo per il 2010 sono costati 7 milioni in più rispetto all’anno precedente.

Vorrei anche capire chi sono queste persone che si vogliono stabilizzare, come sono state selezionate in passato, che tipo di lavoro hanno svolto con la Regione Molise in questi anni e quali professionalità esprimono”. La promessa della stabilizzazione coinvolge anche i componenti dell’Orchestra sinfonica regionale del Molise, passati nelle competenze della Fondazione Molise Cultura. “Anche a loro è stata venduta l’illusione di un futuro fatto di certezze ma non ci sono risorse sufficienti per dare seguito a questa promessa. Chissà se il prossimo anno non saranno proprio gli orchestrali a protestare davanti ai cancelli del Consiglio regionale e a richiedere l’estensione degli ammortizzatori sociali”. In merito ai tagli ai costi della politica, Danilo Leva sottolinea come invece siano aumentate le spese in quanto la normativa passata al vaglio dell’aula di Palazzo Moffa modifica di fatto la legge che conteneva questa tipologia di spesa ristabilendo, ad esempio, lo stesso organico e di fatto le stesse uscite economiche per la presidente del Consiglio regionale. Sommando i costi del Consiglio regionale e della Giunta, si arrivano a sfiorare i 20 milioni di euro.

“E anche sul fronte delle consulenze – dichiara ancora Danilo Leva – quello che è uscito dalla porta rientra semplicemente dalla finestra: con un articolo inserito nella legge finanziaria e dalla lettura incomprensibile, si apprende che lo 0,5% di ogni capitolo di bilancio può essere destinato a questa tipologia di contratti che sottraggono risorse economiche importanti per la Regione Molise. Una formula evasiva, quella usata dalla Giunta regionale, per non sbandierare il ricorso ad incarichi esterni che potrebbero costarci ulteriori 500mila euro l’anno. Insomma, nessuna novità e nessuna riscossa – conclude Danilo Leva – ma solo riforme ferme al palo, solo dichiarazioni di intenti ed enunciazioni di principio su temi che invece rivestono un ruolo fondamentale per il futuro e che sono stati trattati come merce di scambio per accontentare qualcuno e ricevere il proprio tornaconto personale. Si tratta di un Bilancio che non offre risposte adeguate alle sfide che il Molise dovrà affrontare e che lascia irrisolti tutti i problemi strutturali che questa regione purtroppo conosce bene”.

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