TERMOLI _ Zuccherificio del Molise: “piovono” nuovi guai per l’azienda. La “never ending story” dello stabilimento saccarifero termolese non sembra destinata a terminare presto, anzi, le “grane” sembranno infinite. L’ultima è piombata all’improvviso negli ultimi giorni. Ed a denunciarla sono proprio le organizzazioni sindacali piuttosto preoccupate per la situazione in cui si è venuta a trovare l’azienda. Secondo i sindacalisti, infatti, un nuovo conto corrente aperto di recente presso la Credem della città è stato pignorato.
A firmare l’azione legale, un dipendente dell’impresa che vantava nei confronti dell’azienda un credito legato alla mancata erogazione di una parte di tfr. Un guaio che, per le rsu, non ci voleva in questo momento, così delicato per l’azienda. Intanto è stata convocata per i primi di frebbraio, dopo il consiglio regionale monotematico, l’assemblea dei soci dell’impianto. Al centro della seduta, l’aumento di capitale sociale di 15 milioni di euro ed il pignoramento del secondo conto corrente. Sulla ricapitalizzazione, non tutti sarebbero concordi.
La Regione Molise è l’unica che si è espressa positivamente mentre il socio privato, la famiglia Perna fino a questo momento non ha ancora fatto sapere le sue intenzioni, anzi non sembra intenzionato a versare i circa 5 milioni di euro sottolineando che l’immissione dei 10 milioni di euro da parte della Regione Molise sarebbero sufficienti per uscire dal “pantano”. I lavoratori ed i sindacati, invece, chiedono non solo il buon fine dell’operazione finanziaria ma anche un Piano aziendale in grado di rilanciare lo stabilimento.
farla finita
Ogni capitolo che si aggiunge alla storia dello zuccherificio non è altro che un accanimento terapeutico verso un malato terminale. L’unica cosa certa che è dato di sapere ad oggi è che la regione molise deve tirar fuori una barca di milioni. L’ennesima barca di soldi che che puntualmente da anni la regione sborsa per ripianare i debiti. Altre novità non ci sono e non ci saranno. Perna non metterà un centesimo. Nè altre regioni daranno niente. Forse si gratterà qualcosa dallo Stato. Comunque sempre soldi dei contribuenti.Stando così le cose bisogna farla finita. Non è pensabile continuare a sprecare soldi all’infinito, è stato detto già più volte in questo sito, ma non ci stancheremo di ripeterlo, perchè questo modo demente di abusare del denaro pubblico deve cessare. Altre sono le priorità, altri i settori che tirano e che danno vera occupazione, non è più tempo di sperperare per ottuso assistenzialismo.
Daje e daje…
Mi piacerebbe sapere, CI piacerebbe sapere, quando la smetterete con queste figuracce e quando farete quel che da tempo deve esser fatto… Caro Di Rocco & Company… la vostra vera missione sarebbe quella di reimpiegare i dipendenti dello zuccherificio in altre aziende, lo stabilimento deve chiudere!!!Una volta tanto risolvete le cose seriamente e senza sperperi di denaro pubblico diamine!!!
la farsa
è stata contattata un’agenzia finanziaria per fare chiarezza sulle quote societarie e sulla consistenza patrimoniale dell’azienda. Risultato. Altri soldi buttati al vento per niente. Infatti, l’agenzia in quattro paginette conclude che non ci sono documenti sufficienti per stilare un rapporto finanziario.In altre parole: un certificato di morte.Con questi presupposti, c’è ancora qualche consigliere regionale che ha voglia di puntare mazzette di milioni sullo zuccherificio?…
CHIUDETELO!!!!!!!
Per cortesia, chiudete questo maledetto zuccherificio!!!!!!!!!! E’ un pozzo senza fondo da 40 anni, non può continuare questa storia! Se fosse stato di proprietà di un privato, sarebbero chiuso già da decenni! Invece, essendo la regione Molise il maggior azionista, continuiamo a buttarci dentro soldi senza la speranza di guadagnarci un giorno qualche centesimo!
Leggo di un piano di rilancio dello stabilimento: Solo i sindacati, primo covo di sfaticati e nullafacenti, possono chiederlo! Un piano di rilancio non esiste, perchè è impossibile proporlo! NON ESISTE! E’ da chiudere è basta! La regione Molise, con 15 milioni di euro ma sa quante iniziative di giovani intraprendenti può finanziare? Così si creano ricchezza e benessere, finanziano le iniziative sane, non quelle fallimentari come lo zuccherificio, che è fallimentare non da oggi, ma da 40 anni!!!