TERMOLI _ L’intenzione dell’azienda e della struttura commissariale, di insistere sul licenziamento di 15 lavoratori, per motivi tecnici, organizzativi e produttivi conferma lo scarso interesse nel garantire la continuità aziendale. Infatti il licenziamento di detti lavoratori, ed in particolare dei 6 impiegati agricoli non garantirebbe il normale svolgimento della campagna saccarifera 2013. D’altronde 9 di questi lavoratori avevano chiesto volontariamente di andare in mobilità in cambio di un incentivo pari a 30 mila euro come sottoscritto nell’accordo del 22 ottobre scorso tra l’azienda, le parti sociali, la regione ed i commissari.

Incentivo che a tutt’oggi non si sa quando e se verrà erogato. Accordo che avrebbe consentito il reintegro dei lavoratori oggi in cassa integrazione in sostituzione dei lavoratori che avevano aderito alla mobilità volontaria, con l’intento opposto, a quello oggi manifestato, che era quello del potenziamento tecnico produttivo ed organizzativo per garantire la continuità aziendale. Oggi si viene meno alla delibera reg. n°383/2012 del giugno scorso dove la giunta regionale si impegnava come “obiettivo prioritario la salvaguardia dei livelli occupazionali”.Da qui l’impegno del governatore Iorio a: “non lasciare nessuno per strada”. Inoltre in questo mese termineranno gli anticipi della cassa integrazione che l’azienda si era impegnata ad anticipare.

I lavoratori interessati ad oggi non sanno se il mese prossimo continueranno a percepirla essendo totalmente ignari a che punto è l’iter per la concessione della cassa integrazione presso il Ministero del Lavoro. Nessuno si pronuncia in merito. Ne azienda, ne sindacati ne regione. In base a ciò i lavoratori interessati nei prossimi giorni daranno seguito ad iniziative, anche, di tipo legale per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti, sia nel luglio 2012 che nell’ottobre scorsi.

Registriamo l’impegno del A.D. Alfieri nel voler preparare gli impianti per la prossima campagna, e dare ,così, un reddito a lavoratori stabili, avventizi, imprese, bieticoltori, trasportatori, fornitori ed un futuro produttivo all’azienda. Deploriamo, invece, l’atteggiamento dei commissari Mileti e Di Nicola che non partecipano al tavolo tecnico regionale istituito per definire il futuro dello zuccherificio , (giovedì scorso è saltato proprio per la loro assenza).

Ricordiamo ai commissari che i lavoratori in cassa integrazione e le loro rispettive famiglie stanno vivendo un periodo difficilissimo sotto il profilo economico, ricordandogli che stare a casa con 800,00 € al mese è ben altra cosa che campare con parcelle da centinaia di migliaia di Euro. I lavoratori sono ben consapevoli di chi saranno le responsabilità di un eventuale chiusura dello Zuccherificio del Molise, nel qual caso, anche l’opinione pubblica sarà a conoscenza del grave danno economico e sociale che ciò comporterebbe. Comitato lavoratori stabili Zuccherificio del Molise S.p.A.

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