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Michele Petraroia
TERMOLI _ I medici dell’Unità Operativa di Anestesia, Terapia Intensiva e Rianimazione, dell’Ospedale S. Timoteo di Termoli paventano rischi per i cittadini, disservizi sanitari e disfunzioni organizzative, chiedo ai Sub-Commisari ad Acta per la Gestione del Piano di Rientro del disavanzo, di accertare i fatti e verificare se i provvedimenti adottati dall’ASREM possano mettere a repentaglio l’incolumità dei pazienti e la tutela della salute pubblica dei cittadini del Basso Molise, stante la strategicità che riveste l’Unità Operativa di Rianimazione – Anestesia e Terapia Intensiva.

A fronte dell’obbligo di contenere la spesa pubblica sanitaria è preferibile eliminare gli incentivi al prepensionamento del personale, recuperare distaccati e comandati lontani dalle corsie ospedaliere, organizzare controlli su dipendenti, operatori e dirigenti per evitare che gli stessi non prestino con regolarità servizio e dispongano di mezzi, auto e strumenti dell’ASREM a proprio piacimento, eliminare duplicazioni inutili e l’eccesso di dirigenti sanitari intermedi che ingolfano l’amministrazione senza alcun beneficio per i pazienti, assicurare la funzionalità dei macchinari interni alle strutture pubbliche per ridurre l’eccesso di ricorso a laboratori privati con aumenti notevoli di costo per l’erario e istituire nuclei ispettivi per vigilare sui DRG, le SDO e tutte le cartelle cliniche attraverso le quali si chiedono pagamenti a piè di lista e rimborsi esosi al sistema sanitario regionale.

Prima di mettere a rischio la salute delle persone ci sono molteplici provvedimenti che possono essere adottati e compete ai Sub-Commissari ad Acta accertarsi che ciò venga fatto, pena la segnalazione alle competenti autorità su omissioni, ritardi e inadeguatezze che si scaricano su cittadini inermi, malati e loro familiari.