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Video della conferenza stampa. Organizzazione della Sanità del Molise: liquidazione del Sistema Pubblico? No Grazie!

Il comitato San TimoteoTERMOLI –  La nuova versione del P.O. 2013-2015, per quanto riguarda la rete ospedaliera pone come base: 1. Presidio di II° livello il Cardarelli di Campobasso collegato con quelli di I° VenezÌale di Isernia e il S. Timoteo di Termoli; ( in realtà si assiste allo “scioglimento” dell’ospedale pubblico Cardarelli nella struttura Privata Fondazione G.P.Il), Caracciolo di Agnone. 2. Riconversione degli Ospedali: SS Rosario di Venafro e Vietri di Larino, in Case della salute H 24. 3. Mantenimento delle strutture Private (Neuromed, Fondazione G.P.II, Villa Maria, Villa Ester) con una dotazione di Posti Letto, per acuzie in numero pari a quello attuale, mentre i post acuzie vengono aumentati.
Nel quinquennio 2007-2011 il numero dei posti letto da 1.848 (di cui 1.279 P.L. pubblici e 569 privati) dell’anno 2007 , sonno scesi a 1.335 P.L. (di cui 897 P.L. pubblici e 438 a privati con un incremento della percentuale dei privati dal 30,8% al 32,8%.) Questa tendenza si consolida definitivamente con la nuova proposta: in un totale di 1183 posti letto, 743 sono pubblici (62,8%) e 440 privati (37,2%).

Il basso Molise (32% della popolazione molisana), caratterizzato dalla assenza di privati, ha subito e subisce esclusivamente il decremento del sistema pubblico. Non potrà ad alcuna forma di investimento neppure in termini di risorse umane e di professionalità sanitarie atteso che i presunti risparmi derivanti dai depauperamento del pubblico dovranno essere destinati al pagamento delle prestazioni rese dai privati.

Bisogna portare la giusta attenzione alla scelta, poiché in tal modo quasi si certifica nel Molise il fallimento del servizio sanitario pubblico, spianando la strada a quello privato: il cittadino non è più utente, ma cliente. Da 15 anni la politica è stata attenta solo ed esclusivamente alle richieste dei privati, tralasciando se non ignorando completamente le necessità pubbliche.

NESSUNA GARANZIA DI FUTURO
Il nuovo P.O:Non è accompagnato da alcuna relazione dettagliata sui costi del nuovo sistema. Nessuna garanzia che si raggiunga l’equilibrio di bilancio visto che i privati bisogna comunque pagarli. – Non contiene alcuna garanzia che i privati eroghino sempre ed in ogni caso le prestazioni sanitarie ai cittadini su tutto il territorio regionale (esempio: l’emodimanica). Non prevede alcuna misura atta ad evitare che la governance del sistema non sia asservita al sistema privato o caratterizzata da assenza di evidenti conflitti di interessi. Noi riteniamo che si continua solo a perdere tempo. Anche questa nuova P.O. sarà sonoramente bocciata dal Tavolo Tecnico Interministeriale, che proporrà un nuovo Commissario in sostituzione dell’attuale commissario Frattura, anche in virtù dell’ulteriore deficit maturato nel 2013 di circa 50 Mi!. di €, che si andrà ad aggiungere agli 87,7 Mil. precedenti. In tanto si continuerà ad avere la sofferenza da parte delle strutture pubbliche, risultando essere inefficace ed inefficienti, al contrario di quelle private continuano serenamente ad operare vantando efficienza ed efficacia, e soprattutto a produrre utili ..

E’ il momento di dire basta! E’ giunto il momento di invertire le regole finora adottate da un decennio: ogni precedente proposta, nel prevedere tagli e/o spostamento di posti letti e reparti sempre ed esclusivamente alle strutture pubbliche. Quelle private venivano tutelate, non solo conservando ma anche potenziando l’assegnazione dei posti letti e delle discipline presenti già in dotazione. Questo ha da sempre provocato solo laceranti divisioni tra le varie aree del Molise, pensando di tutelare le strutture in esse collegate, subendo inevitabilmente riduzione ed eliminazioni nche di interi reparti, iniziando da subito con Larino, Termoli, per poi passere ad Agnone, Venafro, Isernia, ed ora tocca anche a Campobasso con il Cardarelli.

Tutte queste erano e lo sono ancora solo azioni di distrazioni di massa! Si continua a buttare un osso tra tanti cani (strutture pubbliche) che ci si arrabbiano sopra, mentre comodamente a lato continuano ad abbuffarsi (i privati) di ottimo filetto! Dobbiamo chiedere una vera programmazione sanitaria che consente di garantire il diritto alla salute a tutti i molisani, oltre a raggiungere il rientro dal deficit, ormai non più procrastinabile per evitare le maggiorazioni delle aliquote fiscali e addizionali alle aziende ed ai cittadini molisani, con il conseguente e palese danno sull’intera economia regionale.

Riteniamo siano ora due i punti cruciali da chiedere alla nostra classe politica, amministrativa e dirigenziali, da porre in agenda ed eseguire con immediatezza, da domani:
1.
una chiara e netta scelta nel Molise di una Sanità pubblica con la presenza, con gli stessi rapporti nazionali (inferiore al 20%), a complemento di quella privata.
2. Richiedere la deroga immediata al blocco del turn-over, diversamente si continuerà ad avere il perdurare dei disagi al personale e alle con il risultato che le strutture pubbliche chiuderanno da solo senza nessuna altra proposta di programmazione.

Tutto ciò, crediamo sia condivisibile anche da parte degli altri Comitati, Associazioni ed altre organizzazioni territoriali e di categoria. A tal proposito da subito ci faremo promotori di organizzare incontri per definire azioni comuni a tutela di tutti.

ing. Nicola Felice
Presidente Comitato San Timoteo

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