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CAMPOBASSO – Secondo alcuni organi di stampa, l’ultimo Consiglio dei ministri presieduto dal premier Enrico Letta avrebbe approvato sette contratti di competenza di filiera del ministero delle Politiche Agricole, tra i quali quello delle “Granmanze” molisane. Il Consigliere regionale Nicola Cavaliere, lo scorso giugno, aveva presentato a Palazzo Moffa un’interrogazione al Presidente della Giunta per fare chiarezza su un progetto dai lati troppo oscuri e che tanto ha fatto discutere l’opinione pubblica, per il suo inevitabile impatto ambientale e per le conseguenze che ne sarebbero scaturite sul territorio del Basso Molise.
Le sollecitazioni, da parte dell’esponente di Forza Italia, sono proseguite nei mesi successivi anche a mezzo stampa, considerato che quello delle Granmanze più che un progetto col passare del tempo ha assunto le sembianze di un mistero tutto da risolvere. Fino alla seduta dello scorso 1 febbraio, quando Cavaliere ha ottenuto la modifica di una mozione, poi approvata all’unanimità, che impegna l’Assessore Facciolla e la Giunta a riferire in ogni caso in Consiglio regionale tutti gli eventuali sviluppi che riguardano la vicenda.
Le sollecitazioni, da parte dell’esponente di Forza Italia, sono proseguite nei mesi successivi anche a mezzo stampa, considerato che quello delle Granmanze più che un progetto col passare del tempo ha assunto le sembianze di un mistero tutto da risolvere. Fino alla seduta dello scorso 1 febbraio, quando Cavaliere ha ottenuto la modifica di una mozione, poi approvata all’unanimità, che impegna l’Assessore Facciolla e la Giunta a riferire in ogni caso in Consiglio regionale tutti gli eventuali sviluppi che riguardano la vicenda.
“Alla luce delle ultime e significative notizie – dichiara oggi il Consigliere di Fi – credo che non ci sia altro tempo da perdere, l’esecutivo deve urgentemente portare l’argomento in Aula. Le Granmanze, che tra l’incertezza generale prima sembravano morte e poi improvvisamente resuscitate, non possono restare fuori Palazzo Moffa. Si tratta di un progetto da risvolti epocali e per questo va affrontato in totale trasparenza e coinvolgendo fino in fondo il massimo organo democratico della Regione”.